Quale motivazione ci spinge a collezionare libri? Tutti i collezionisti, a prescindere dal genere nel quale poi decideranno di specializzarsi, condividono un personale piacere per la lettura.
Ce lo conferma Pierluigi Farè, proprietario del museo Ciclocollection di Riva del Garda: «La mia passione nasce da ragazzo, alla fine degli Anni ’70. Inizialmente acquistavo libri per il gusto di leggerli e non avrei mai pensato di diventarne un collezionista». Coltivando questo piacere, lo sviluppo naturale è l’approfondimento di un tema specifico, che nel nostro caso e in quello di Farè non può che essere legato al mondo delle biciclette: «In seguito, negli Anni ’90, cominciai a collezionare biciclette d’epoca, concentrandomi di conseguenza sulla ricerca di libri sull’evoluzione tecnica, culturale e sociale delle due ruote. Tale approfondimento mi affascinò al punto da guidarmi nella ricerca di libri sempre più antichi e rari, spesso molto difficili da trovare».
Abbiamo dunque la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, del canonico percorso dal generale al particolare che è alla base di tutte le diverse tipologie di collezionismo che abbiamo avuto modo di trattare in Biciclette d’epoca. Nel caso di una collezione incentrata sui libri a tema ciclistico, questa propensione verso il particolare impone al collezionista di suddividere i “pezzi da collezione” secondo un principio di genere. Avremo quindi collezioni, o sezioni delle stesse, quando si parla di cataloghi ricchi come quello del museo Ciclocollection, suddivise in manuali e libri incentrati sulla storia della bicicletta, romanzi e biografie dedicate ai campioni, e ancora libri su eventi e gare specifiche. E man mano che la collezione cresce, potrebbero rendersi necessarie ulteriori e più minuziose catalogazioni, prendendo per esempio in considerazione la provenienza geografica dei libri. «Oltre all’Italia», ci spiega Farè, «senza dubbio Francia e Inghilterra sono nazioni prolifiche. E persino negli Stati Uniti e in Germania si possono trovare testi molto interessanti».
come iniziare
Ma torniamo alla genesi della nostra passione per i libri e le bici, e cogliamo qualche suggerimento utile alla ricerca iniziale. Le librerie antiquarie sono chiaramente il nostro primo canale, ma come sottolineato da Farè: «Internet è un ottimo strumento e, per esempio, su eBay si trovano spesso libri molto interessanti, anche se il prezzo è altalenante. Nel senso che oggi possiamo trovare un determinato libro a 50 euro e dopo una settimana lo stesso identico libro, persino conservato meglio, può manifestarsi a 20 euro».
Un altro canale da tenere nella massima considerazione è rappresentato dai mercatini di antiquariato di paese, dove si possono fare affari d’oro. Esistono inoltre fiere e mercati importanti dedicati ai libri antichi, per le cui date è sufficiente consultare Internet. Le fasi iniziali di una qualsivoglia collezione sono comunque complicate e per partire con il piede giusto – come suggerisce lo stesso Farè – conviene farsi aiutare da qualche collezionista con esperienza, che ci guidi soprattutto nella valutazione dello stato di conservazione e della rarità di un determinato libro.
lo stato di conservazione
A tal proposito vale la pena sottolineare che un libro ha una duplice valenza di interesse. Oltre al valore collezionistico c’è il puro piacere della lettura, dal quale consegue la sua importanza in termini di documentazione e ricerca storica. Questo significa che qualche traccia di umidità e alcune pagine ingiallite dal tempo, e persino eventuali scarabocchi e qualche strappo, sono fattori tollerabili, seppure influenti sul valore economico, perché l’importante per l’appassionato di biciclette e di ciclismo è che il libro sia generoso latore di notizie, aneddoti e informazioni. Tuttavia, come precisato da Pierluigi, «Il discorso cambia se un determinato libro è di interesse del “puro” collezionista di libri. In questo caso vale la regola che più è ben conservato e più vale, e di conseguenza il suo prezzo di acquisto può aumentare in maniera sensibile. I manuali della Hoepli, per esempio, possono valere fino a 400 euro se conservati alla perfezione. Così come la “Storia del Velocipede e dello Sport Ciclistico” di Angelo Gardellin, il cui valore oscilla tra i 300 e i 400 euro quando si trova in ottime condizioni di conservazione».
Il nostro intento è stimolare nei lettori il desiderio della lettura ancora prima che della collezione, perché siamo certi che la parola scritta sia cibo per una mens sana. Quanto al corpore siamo già a posto, visto che a tutti noi non mancano certo le occasioni per saltare in sella. Quindi auguriamo a tutti buona lettura e buona pedalata.
Si ringrazia: Pierluigi Farè – Ciclocollection (Riva del Garda)