Quando si deve sostituire uno pneumatico, una camera d’aria o un cerchio, ci si trova si fronte ad una serie di misure che a chi non ha una solida esperienza nel campo del restauro appaiono in parte misteriose e talvolta incomprensibili.
La questione sembra poi complicarsi ulteriormente quando ci si trova di fronte a sistemi di misurazione diversi e alle relative sigle. Questa breve guida fornisce alcuni elementi utili per cercare di non perdersi in questa importante galassia all’interno dell’universo bicicletta.
Innanzitutto, la nostra spiegazione sarà incentrata sul sistema in pollici e la sua relativa notazione. Il sistema in pollici è di derivazione anglosassone, ed è stato il primo adottato a seguito della rivoluzione industriale. Semplificando molto decenni e decenni di storia, possiamo affermare che i primi bicicli/biciclette/biciclette che arrivarono sul mercato italiano, erano principalmente di importazione inglese o americana e per questo motivo venne adottato anche il sistema di misurazione in pollici che si portavano dietro (si pensi solo alla facilità di richiedere i ricambi). Tuttavia, la nostra breve trattazione includerà la corrispondente traduzione francese che indicheremo tra parentesi. ça va san dire, anche i vicini d’Oltralpe hanno influito notevolmente sulla nostra industria ciclistica e anche il loro metodo è utilizzato correntemente. Oggi giorno è in uso anche il sistema di misurazione ETRTO, che utilizza il sistema metrico.
Il diametro
Nell’approcciarvi alle bici d’epoca e vintage potrete trovarvi di fronte principalmente a due dimensioni in pollici delle vostre ruote: 28” (700 nel sistema francese) o 26” (650). Quelle da 28 pollici sono tipicamente quelle montate sulle bici classiche da uomo, mentre quelle da 26” sono tendenzialmente le dimensioni delle ruote per biciclette da donna. Non mancano le eccezioni che qui escludiamo per semplificare la trattazione, ma che vedremo brevemente in seguito. Ora, a completamento di quella misura che rappresenta il diametro della ruota, esistono tre diverse varianti espresse sempre un pollici: 1 3/8 (A), 1 1/2 (B), 1 5/8 (C). Queste rappresentano l’altezza vera e propria dello pneumatico.
Queste tre misure non le abbiamo scritte a caso: seguono infatti a grandi linee una evoluzione anche di tipo storico. Nelle biciclette d’epoca italiane da uomo del secolo scorso, generalmente le più antiche hanno misura 28 x 1 3/8, c’è stato poi un breve passaggio attorno al 1930 alla misura 28 x 1 1/2, per poi definitivamente assumere il valore 28 x 1 5/8.
La sezione
Sulla sezione le misure cambiano molto più facilmente. Partiamo col dire che la misura media come larghezza è quella da 1 3/8 (35). Da questa misura, a seconda del tipo di utilizzo, venivano montate gomme più o meno larghe: per le bici da corsa si optava per una misura più stretta come per esempio la misura 1 1/4 (32) al fine di avere meno punti di attrito col terreno ed essere più veloci. Se invece si voleva “ammortizzare meglio” le asperità del terreno a costo di essere più lenti, si optava per coperture più larghe come per esempio le 1 5/8 (38), o superiori.
Al termine di queste poche righe, una volta assimilate, dovreste saper leggere quantomeno la misura più frequente per le biciclette da uomo: 28 x 1 5/8 x 1 3/8, e tradurla nella corrispondente francese 700 x 35C.
Curiosità
Una classica eccezione alle regole sopra descritte, è stata l’adozione di pneumatici “ballon”, usate principalmente negli Anni ’30 e ’40 del secolo scorso. Si tratta di una misura da 26” (650) x 1 1/2 (B) sia per le bici da uomo che da donna caratterizzate da una sezione di pneumatico extralarge anche di 1 3/4 (45) che consentiva un gonfiaggio a bassa pressione della camera d’aria, al fine di ammortizzare notevolmente l’andatura, trasformando in un certo senso la camera d’aria in un ammortizzatore. Ebbero notevole successo, dando vita non solo a diversi modelli da parte di tantissime aziende ma facendo da volano alla crescita economica del territorio, in particolare in Piemonte, come abbiamo raccontato nello speciale dedicato alle “Ballonette” sul BE45.
Altra curiosità, che potrebbe farvi ammattire, è la dicitura scandinava. Sugli pneumatici con la scritta “scandinavian”, prodotte per i mercati del nord Europa, sono invertite la misura del diametro e della sezione: su quei particolari pneumatici se leggete 28 x 1 3/8 x 1 5/8, sappiate che avete di fronte in realtà uno pneumatico 28 x 1 5/8 x 1 3/8!
COME LEGGERE LE MISURE
Tracciata la storia delle varie tipologie e il loro significato, resta ora da capire come leggere le complicate misure che appaiono sui copertoni che dobbiamo montare sulle nostre biciclette.
Prendiamo come esempio il sistema in pollici, il più diffuso nel nostro settore.
Ci sono tre valori fondamentali:
A: larghezza totale della ruota (cerchio + gomma).
B: altezza della gomma.
C: sezione della gomma (larghezza).
Questi tre valori determinano le dimensioni del pneumatico, che ha sempre lo stesso diametro esterno. A cambiare sono, di pochi millimetri, le dimensioni del cerchio su cui la gomma viene montata.
ESEMPIO
Qui sotto trovate un esempio pratico di lettura delle misure di una ruota, fatto con uno pneumatico 28 x 1 5/8 x 1 3/8.
La ruota in totale è alta 28″ (valore A), l’altezza dello pneumatico è di 1″ 5/8 (valore B) mentre la sezione è di 1″ 3/8 (valore C).
In caso di dubbi, fate comunque riferimento al vostro ciclista di fiducia che saprà consigliarvi al meglio.