Questo mese vi presentiamo due rari strumenti d’epoca, acquistati presso un’antica ciclofficina milanese dal nostro meccanico di fiducia e risalenti al periodo storico tra le due guerre.
Si tratta di un segnacerchi e di un foracerchi, entrambi di ghisa ed entrambi al momento sottoposti a una delicata fase di restauro.
1. Il segnacerchi è un attrezzo di misura molto pesante, utilizzato per segnare con precisione i punti dei fori per i raggi sui cerchi, che all’epoca venivano forniti senza fori. Il cursore visibile nella foto corrisponde al numero di fori per i raggi del mozzo e, una volta settato correttamente, permette di segnare il numero di fori corrispondete sul cerchio, grazie all’apposita puntina che va a inserirsi nei buchetti della cremagliera.
2. Esistono segnacerchi di diverse misure, in grado di adattarsi e fissarsi, grazie agli appositi braccetti dotati di molle, a diverse misure di cerchi, permettendo così di segnare con precisione, spesso mediante un banale gessetto, la posizione dei fori.
3. Entra poi in gioco il foracerchi, che permette di forare la superficie del cerchio. Il nostro attrezzo ha il manico spezzato e stiamo provvedendo a ricostruirlo per saldarlo poi al corpo principale.
4. Le due flange svolgono la funzione di guide e sono indispensabili per poter eseguire i fori sui due lati del cerchio, in modo da avere i raggi che tirano correttamente a destra e a sinistra.