Vi presentiamo il restauro di una meravigliosa Bianchi Super Bandierina del 1936 di proprietà di Alessandro Gasparro.
La bici è stata acquistata sul gruppo Facebook “La bicicletta racconta” con le decalcomanie e la verniciatura in ottimo stato di conservazione. La bicicletta è stata smontata e ripulita in maniera minuziosa e delicata, con paglietta 00 e spray WD40. È stato necessario ricostruire il rinvio del freno interno al telaio, che era spezzato.
1. La bicicletta nelle sue condizioni precedenti al restauro: si noti la sella non originale e la patina di sporcizia e di polvere che hanno creato uno strato protettivo vantaggioso in termini di conservazione nel tempo.
2. I pedali con i gommini e il corpetto originali: sono stati completamente smontati e lucidati prima di procedere alla revisione, in modo da ripristinarne tanto l’aspetto quanto la funzionalità.
3. I mozzi delle ruote: smontati e puliti prima di essere ingrassati in maniera meticolosa. Si è provveduto anche alla sostituzione dei cuscinetti. Inoltre è stato necessario raddrizzare le ruote stesse prima di provvedere al montaggio di pneumatici originali degli anni ’30.
4. Il fregio sul manubrio: in ottimo stato di conservazione, rappresenta la bandiera dell’Italia e attribuisce il soprannome di “Bandierina” alla bicicletta, il cui nome di battesimo è Bianchi Super.
5. Il carter: originale e ben conservato, è stato raddrizzato nella parte posteriore. Il carter ha un foro di spurgo per l’olio che permette di pulire e lubrificare la catena senza doverlo smontare.
6. Una sella “temporanea”: in attesa di trovare e poter quindi montare la sella originale dell’epoca, è stata utilizzata una sella restaurata e ricostruita basandosi sulle misure e sulle forme del componente dell’epoca.
7. Eleganza sopraffina: la Bianchi Super Bandiera del 1936 in tutto il suo splendore, dettato in particolare dal sistema frenante, che scorre interno ai tubi, senza disturbare quindi la linearità e la geometria del telaio.