Si terrà il prossimo fine settimana, quello del 24 marzo, l’edizione 2024 della Lambrustorica, seconda tappa del Giro d’Italia d’Epoca che porterà a pedalare tra le terre del Lambrusco. Di seguito, una presentazione degli organizzatori.
«Con La Lambrustorica siamo nelle zone tra Carpi e Novi di Modena nel cuore dell’Emilia
Carpi, città ricca di storia e monumenti, ha avuto il suo periodo di maggiore splendore artistico nel rinascimento, rinomata un tempo per l’arte della scagliola e i manufatti di trucciolo, oggi importante centro della maglieria.
Frutto del riassetto rinascimentale è Piazza dei Martiri una delle più grandi d’Italia: a farle da cornice un lungo portico, il Castello e l’imponente Cattedrale progettata da Baldassarre Peruzzi prendendo spunto dalla Basilica di San Pietro in Vaticano.
Partenza, arrivo e tutta la logistica sono a Novi di Modena, dove tra gli edifici di pregio troviamo la seicentesca Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo rifacimento di una preesistente pieve del X secolo e le ottocentesche Villa delle Rose e Villa Facci.
La manifestazione si svolgerà in Viale Martiri della Libertà , di fronte al Teatro Sociale ora in ristrutturazione per i danni subiti da un lungo periodo di abbandono e le ferite inferte dal terremoto 2012.
A pochi chilometri, presso Fossoli, l’Ex Campo di Concentramento, utilizzato dal ’42 al ’44 per la deportazione in Germania di ebrei e oppositori politici, è ora testimone e monumento della stupidità e crudeltà umane. Si stima siano transitati dal campo circa 5000 deportati, tra di loro anche lo scrittore e poeta Primo Levi deportato ad Auschwitz.
Il territorio è solcato da canali di bonifica e caratterizzato da manufatti idraulici di pregio architettonico, aree umide, argini facenti parte dell’asse fluviale del fiume Secchia.
L’enogastronomia ha tra i sui prodotti di spicco parmigiano reggiano, gnocco fritto, il maiale (salame, salsiccie, ciccioli, cotechino) quindi cucina decisamente grassa cui ben si sposa il lambrusco, vino rosso frizzante.
Le strade di questa zona hanno visto il ciclismo sin dagli albori. Prima società ciclistica carpigiana fu la Nicolò Biondo che ha avuto tra i sui iscritti l’olimpionico Nino Borsari e Ercole Baldini.
Nella vicina Cavezzo si costruì un velodromo negli anni ’30 a seguito della vittoria alle Olimpiadi di Los Angeles del concittadino Nino Borsari. Memorabili nei decenni successivi le riunioni dove parteciparono campioni come Fausto e Serse Coppi, Magni, Ortelli, Bartali, Martini, Carrea, Maspes.
La Lambrustorica si muove in questo contesto di storia, cultura, enogastronomia, richiama nel nome il vino simbolo della zona il Lambrusco: una famosa cantina nonantolana è stata artefice di una gloriosa squadra ciclistica, G.S. Giacobazzi che tra gli anni 80 e 90 ha avuto tra le sue fila l’olimpionico Claudio Vandelli e Marco Pantani.
Ad ogni edizione cerchiamo di cambiare percorso per sopperire alla piattezza morfologica del territorio, ricercandone e mostrandone le diversità storiche e culturali».