Qualche cicloamatore ha scomodato il dio associato al vino per esprimere la propria ammirazione verso la giornata ciclistica di domenica 23 giugno 2024.
Ed è proprio il vino, l’Agliano, derivante da un vitigno antico originario dell’antica Grecia, prodotto principe della cultura agricola dell’Irpinia, a determinare la denominazione dell’evento. Il suo nettare proviene dalle tante vigne, sparse su questo areale, che determina per questo scorcio di territorio scenari mozzafiato, intercalati da prati fioriti, boschi e torrenti che hanno deliziato i 90 e più partecipanti, che hanno potuto percorrere le strade di questa terra segreta ricca di fascino, da sempre caratterizzata da miti e leggende tramandate, e da racconti di magia e misteri.
Si è conclusa così la seconda edizione de L’Aglianica ed il resoconto, basato sulla soddisfazione palpabile dei partecipanti, dice che il successo della passata edizione è stato praticamente raddoppiato. La manifestazione, nata dal nulla grazie all’appassionato ciclostorico Maurizio Ianniciello, patron della corsa, è inserito negli eventi del circuito de “Il Giro delle Regioni – Ciclostoriche 2024” che coinvolge le più importanti ciclostoriche del centro meridione.
Passione e determinazione, insieme ai tanti amici ed alle aziende produttrici delle eccellenze enogastronomiche locali, ognuno dei quali ha dato il suo prezioso contributo, hanno reso possibile confermare il successo dell’evento, curato in ogni dettaglio. Particolare menzione va al Consorzio di Bonifica della Valle Ufita che ha fornito un contributo fondamentale nell’organizzazione dell’evento, soprattutto in termini di supporto logistico, permettendo ai cicloamatori di giungere fino al suggestivo laghetto artificiale prospiciente il ponte ad arcate sotto il quale scorre l’importante fiume Calore.
Anche quest’anno partenza e arrivo sono avvenute nella capitale enologica d’Irpinia, Taurasi, con la corsa che è transitata lungo le strade della verdissima Irpinia, accogliendo gli appassionati ciclisti venuti da tutto il centro sud con percorsi incastonati tra colline multicolori, borghi medioevali pieni di storia e le bellezze archeologiche del territorio con i resti archeologici dell’antica Roma, collocati lungo l’Appia Antica. È proprio l’antico tratto che collegava Roma a Brundisium (Brindisi) a caratterizzare l’edizione 2024 come buon auspicio per la candidatura della Via Appia Antica all’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, (sottotitolo “…sulle tracce della Regina Viarvm…”).
L’evento si è articolato su due diversi percorsi, studiati per rispondere alle esigenze e ai livelli di preparazione differenti dei partecipanti: il percorso breve, definito Amabile, si è svolto su 33 km di dolci saliscendi, mai ostici, per un’altimetria complessiva che ha superato di poco i 400 metri di dislivello. Il secondo percorso, a cui è stato dato il nome di Apiano, è stato caratterizzato da una lunghezza di 65 km dove nella prima parte i ciclisti hanno percorso ben quattro settori di strada sterrata con passaggio all’interno del Parco fluviale del Calore. Si è proseguito, poi, lungo le stradine asfaltate, a bassa percorrenza, inserite nello spettacolare scenario dei vitigni che costituiscono l’areale DOCG dell’Aglianico e del Fiano. Con 1150 metri di dislivello, il percorso si è snodato lungo i saliscendi caratteristici del variegato e suggestivo paesaggio irpino inciso da valli e punteggiato da rilievi.
L’evento ha toccato luoghi ricchi di storia come il Parco Archeologico di Aeclanum dove, tra i resti della città romana, i partecipanti hanno potuto ammirare le antiche terme pubbliche, il macellum, le mura realizzate in opus reticulatum e il restante basolato romano a “schiena d’asino” dell’antico tracciato. La carovana dei cicloamatori ha colorato le strade mischiandosi con i colori di una terra variopinta per la presenza di un verde lussureggiante alternato ai colori dei roseti e dei campi in fiore presenti lungo tutto il percorso, inseriti in un contesto morfologico caratterizzato da fiumi e torrenti che scorrono nelle fertili valli sottostanti a costituire, grazie ai tanti rilievi montuosi appenninici, il più grande bacino idrografico del meridione. Suggestivi i tratti in sterrato inseriti nei due percorsi che hanno dato alla ciclostorica quello stile epico che richiama le imprese dei ciclisti del passato. In una giornata abbastanza calda, i partecipanti hanno potuto rifocillarsi ai ristori sparsi lungo il percorso, ricchi di leccornie locali e dei sempre apprezzati vini DOCG irpini.
Oltre al sito dell’antica città romana Aeclanum, il fiore all’occhiello della manifestazione è stata la sosta a Villa Orsini, residenza d’epoca del XVIII secolo dove sono presenti i resti di un antico acquedotto romano con una sorgente della stessa epoca, che sarà, nel mese di ottobre, scenario dell’importante G7 dei Ministri degli Interni dei governi più importanti del mondo. Oltre alle tappe ai ristori, i cicloamatori attratti dalle bellezze del paesaggio circostante, hanno sostato nelle tante vigne presenti, nei fitti boschi di querce e conifere, e nei luoghi particolarmente suggestivi distribuiti lungo il tragitto, per scattare foto ricordo e selfie.
Maurizio Ianniciello, ideatore e organizzatore della ciclostorica, visibilmente stanco ma soddisfatto, tiene a condividere il successo con tutta squadra: “Un grazie particolare va a chi ha contribuito con passione alla buona riuscita dell’evento. In primis ringrazio la mia famiglia che mi ha sopportato e supportato in questa avventura non facile, così come tengo a ringraziare la Sthenos ASD, il Rotary club Taurasi, il Sindaco del Comune di Taurasi e la Bicyclery Taurasi”. Aggiunge, entusiasta, di essere: “molto orgoglioso di aver replicato e migliorato il successo della prima edizione. Non era scontato ripetersi, ma la passione spesso ti porta a gettare il cuore oltre l’ostacolo e a superare tutte le difficoltà che si presentano lungo il percorso organizzativo. Non è stato facile comporre questo complicato puzzle, ma l’esperienza maturata lo scorso anno ha reso possibile il buon andamento della manifestazione, condizione che determina entusiasmo e che già mi proietta, con grande entusiasmo, a programmare l’evento per il prossimo anno inserendo sempre novità: con nuovi settori di strade sterrate oltre che nuovi centri storici di cui l’Irpinia è piena”.
Dopo la fatica del percorso non poteva mancare il festoso Pasta party finale, tenutosi nella Piazza d’Armi del Castello Marchionale, altro gioiello incastonato nel centro storico di Taurasi. I ciclisti hanno potuto apprezzare, anche quest’anno, le prelibatezze irpine preparate dalle operose donne taurasine del Forum delle Donne di Taurasi, a cui vanno i ringraziamenti.
I piatti che hanno avuto tanto successo sono stati le lasagne, le melanzane preparate alla parmigiana ed il “soffritto” che tanti hanno gradito con ripetuti bis, chiaramente accompagnati dai vini DOCG delle diverse cantine locali e dai dolci fatti in casa, come i babà e le crostate di frutta. Come per lo scorso anno, si è data priorità al carattere ecosostenibile della manifestazione curato dall’Associazione Ecopotea, che ha utilizzato farine prodotte dai contadini locali in modo naturale e provenienti da grani antichi, oltre che l’impiego di stoviglie compostabili.
Anche in questa edizione i partecipanti hanno ricevuto un pacco gara tanto apprezzato, ricco di tanti prodotti delle eccellenze enogastronomiche locali offerti dai partner sostenitori. Insomma, un tale successo non può che portare a pensare che non c’è due senza tre. All’anno prossimo!