Dovendo consigliare una persona che si volesse avvicinare per la prima volta al mondo Eroica, Montalcino verrebbe probabilmente – senza lesa maestà – prima di Gaiole in Chianti.
La madre di tutte le ciclostoriche, infatti, ha ormai raggiunto una dimensione gigantesca, per certi versi difficile da maneggiare, mentre la versione ilcinese (nome con cui si identificano gli abitanti di Montalcino) permette senz’altro un approccio più soft, da gustare più rilassati, peraltro una zona del senese – Val d’Orcia e Val d’Arbia – senza dubbio molto bella dal punto di vista paesaggistico e in un borgo, Moltalcino, che rappresenta perfettamente quell’Italia centrale ricca di tradizione storica e architettonica che il mondo ci invidia.
Cartolina d’Italia
Eroica Montalcino, quindi, partita diversi anni dopo la madre del Chianti e giunta oggi all’ottava edizione, ha tutto quel che serve per far passare uno splendido fine settimana agli appassionati ciclostorici, accompagnandoli in un mondo di eccellenze tra cui ovviamente a fare la parte del leone sono senz’altro quelle enogastronomiche, a partire da sua maestà il Brunello, che dalla metà degli Anni ’70 ha rivoluzionato ed enormemente valorizzato queste terre dal punto di vista economico e del turismo. Come sempre, Eroica ha aggiunto qualcosa all’esperienza per noi della stampa, grazie alla solita, splendida ospitalità del conte Francesco Marone Cinzano, che ci ha accolti nella sua tenuta, e la visita al Podere Casisano, che produce Rosso e Brunello di Montalcino di grande qualità.
A contorno della pedalata vera e propria – che nel caso di Eroica Montalcino si tiene solo la domenica – tante iniziative di contorno che accendono il paese, la voglia di stare insieme e di partecipare anche da parte di aziende e istituzioni, che hanno sempre più intenzione di far parte del mondo Eroica. Notevole il fatto che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ed Eroica abbiano redatto uno studio che mappa i percorsi secondari e naturali di collegamento tra i Parchi Nazionali e Geo Minerari in Italia, di cui abbiamo già accennato su BE67 e che è stato presentato a Montalcino (e del quale torneremo a parlare). Inoltre, si sono viste anche le istituzioni europee, con l’ufficio in Italia del Parlamento Europeo che ha promosso il voto dell’8 e 9 giugno.
Ci sono poi stati momenti di approfondimento culturale più specifici ai quali anche noi di Biciclette d’Epoca abbiamo dato un contributo. Su tutti Marco Pasquini, che alla capacità di raccontare il ciclismo storico ha aggiunto la solita veste di giudice del concorso Barba & Baffi, quella membro del Registro delle Biciclette Eroiche, quella di moderatore dell’incontro sugli italiani vittoriosi al Tour de France, che ha visto intervenire Giancarlo Brocci, padrone di casa, il nostro Mario Cionfoli, Maurizio Bresci del Museo Bartali, Giovanni ed Elisabetta Nencini figli del grande Gastone. E poi ancora presentazioni di libri, musica, balli e persino la possibilità d’illuminare la loggia di Montalcino pedalando su due biciclette collegate alle lampadine, attività che ha visto impegnati anche tante delle nostre firme con Alessandro Galli, Giovanni Battistuzzi, Guido Rubino, Gino Cervi.
Scorci imperdibili
Poi ovviamente – dicevamo – ci sono le pedalate, che sembrano quasi un dettaglio, tante sono le iniziative, quando poi sono come sempre il cuore della faccenda. Al di là dei tanti percorsi previsti, quello che non stanca mai è la bellezza di questi luoghi, la loro capacità di accoglienza, la voglia travolgente della marea colorata che li invade in bicicletta. Gli scorci paesaggistici sono sempre mozzafiato, perché c’è una bellezza di fondo che appartiene alla Toscana e a queste terre che Eroica sa valorizzare benissimo.
«Siamo felicissimi di come Eroica Montalcino stia evolvendo», ha detto Franco Rossi, presidente di Eroica Italia Asd che organizza tutti gli eventi Eroica in Toscana. «Vogliamo mantenere il numero limitato di partecipanti affinché la qualità della nostra proposta sia sempre molto elevata. Percepisco che a Eroica Montalcino partecipino sempre più giovani e tante famiglie. Dunque, la socialità, che noi cerchiamo di sostenere sempre, diventa la caratteristica fondamentale insieme ai valori che ispirarono Giancarlo Brocci ventisette anni fa con L’Eroica a Gaiole in Chianti. Montalcino si trova in un territorio di grande bellezza che tutto il mondo ci invidia. Noi con Eroica ci aggiungiamo le biciclette d’epoca, le maglie di lana e i ristori d’un tempo e così la magia è davvero completa».
Difficile non sposare le parole di Franco Rossi, instancabile organizzatore di questa e di tante altre Eroiche. Instancabile come i tanti – noi compresi – che ogni anno tornano da queste parti per godersi il bello della fatica e il gusto dell’impresa a ritmo sostenibile.
Foto: Guido P. Rubino – Cyclinside.it