Se pensiamo a un grande campione come Roger De Vlaeminck, lo associamo immediatamente al blu Gios con cui ha conseguito i grandi successi nelle sue quattro Parigi-Roubaix vinte (ne abbiamo parlato su BE35).
C’è stata però una stagione in cui il Gitano di Eeklo – altro soprannome del fuoriclasse fiammingo – ha corso con una bicicletta sempre blu, ma con una tonalità leggermente differente. L’anno è stato il 1980, la squadra la Boule d’Or e la bici era una Colnago che portava il suo nome: Roger De Vlaeminck.
Il campione belga, come detto, diede il meglio di sé alla Brooklyn del patron Perfetti (la cui genesi raccontiamo in questo stesso numero parlando della Gios Easy Rider) ma nel ’78, a causa dello scioglimento della squadra guidata da Franco Cribiori, decise di provare una nuova avventura passando alla Sanson-Columbus, formazione capitanata da Francesco Moser, fresco campione del mondo a San Cristóbal. La convivenza però non è facile, nonostante arrivino anche successi importanti come la Sanremo. Per cui nel giro di un paio d’anni De Vlaeminck passa prima alla Gis Gelati nel ’79 e poi torna in patria approdando alla Boule d’Or, dove resta un solo anno vincendo un Laigueglia, un paio di tappe alla Tirreno-Adriatico e ben quattro tappe al Giro di Sardegna.
Sono anni in cui Roger è sempre molto competitivo (ben tre secondi posti tra il ’78 e l’81 alla Roubaix) ma ha senz’altro perso lo smalto dei giorni migliori e si avvia verso il tramonto della carriera. Resta comunque uno dei professionisti più forti in gruppo, anche se la squadra in cui milita non gli permette di inseguire le stesse ambizioni del passato. Colnago, che in questi anni si sta affermando come produttore di biciclette vincenti, dopo il Record dell’Ora di Merckx nel ’72, non ha ancora la forza finanziaria per sponsorizzare le squadre più forti e punta quindi su campioni vincenti ma meno onerosi, come quelli del blocco sovietico che trionferanno alle Olimpiadi di Mosca del 1980. La partnership con la Boule d’Or e De Vlaeminck si inquadra perfettamente in questo solco.
Forte della presenza del campione belga, Ernesto Colnago lancia sul mercato una bicicletta ispirata a quella blu usata dalla Boule d’Or, chiamandola Roger De Vlaeminck Parigi-Roubaix. Da una pubblicità dell’epoca, possiamo vedere alcune differenze nelle decal (e la classica banda bianca sul tubo obliquo) tra il modello di serie e quello da competizione, ma venivano sicuramente prodotti anche esemplari graficamente identici a quelli utilizzati dalla squadra professionistica.
MISURE ESATTE
La bicicletta che vedete in questo articolo non è un modello di serie, bensì appartiene alla collezione di Paolo Cavazzuti ed è stata attribuita direttamente a Roger De Vlaeminck in persona. La storia curiosa di questa bici ce la racconta Paolo stesso. «Ho scoperto la bici attraverso degli amici che ne avevano parlato, per puro caso, con la commessa di un negozio di prodotti biologici per la casa. La bicicletta apparteneva al padre, appassionato ciclista che in passato aveva un’attività legata al ciclismo e che conosceva De Vlaeminck personalmente. Si trattava sostanzialmente di uno scambio di regali che adesso faceva parte del lascito del padre e che aveva intenzione di cedere. Pensavo fosse una Gios ma poi ho fatto delle ricerche e ho verificato che nel 1980 il campione belga aveva corso proprio con una Colnago».
L’attribuzione di una bicicletta è sempre molto difficile, ma Paolo spiega bene come ci è arrivato. «Al di là di quanto riferitomi dalla persona che me l’ha ceduta, ho trovato un riscontro tra questa bici e le misure del telaio di De Vlaeminck che corrispondono perfettamente. Questo è stato il primo indizio. La bici, poi, è completamente pantografata anche in dettagli che sul modello di serie non presentavano questa lavorazione. Ma soprattutto ho avuto il piacere di mostrarla a Roger personalmente, qualche anno fa, in occasione di una gran fondo a Forlì, e lui ha confermato che si trattava di quella con cui aveva corso».
La qualità del telaio e il montaggio (Campagnolo Nuovo Record e Super Record, a seconda dei casi) è coerente con il periodo e soprattutto con le esigenze di un campione, che non sempre aveva componenti tutte della stessa serie proprio per cercare la massima confidenza con la bicicletta. Tra le cose curiose che escono dalla normale produzione di serie possiamo notare la punzonatura W1 sul forcellino posteriore (probabilmente sigla per il belga) e la presenza di tre passacavi sul tubo orizzontale, mentre di solito Colnago ne installava solo due. Ne ha viste di strade, Mr. Roubaix, qualcuna anche con un blu un po’ diverso!
Collezione: Paolo Cavazzuti Si ringraziano: Marco Battoraro, Michele Lozza
Scheda tecnica
Marca: Colnago
Modello: Roger De Vlaeminck Parigi-Roubaix Boule d’Or
Anno: 1980
Montaggio: Campagnolo Nuovo Record e Super Record
Deragliatore: Super Record II tipo
Leve freno: Nuovo Record alleggerito
Sella: Selle Royal Super Contour
Piega: 3ttt
Pipa: Cinelli
Cerchi: Mavic