Portabandiera dell’innovazione e dell’artigianalità italiana, Colnago è sempre stata un’azienda che ha voluto far progredire la tecnica della bicicletta (pensiamo per esempio all’industrializzazione del telaio in carbonio) e contemporaneamente stupire, soprattutto in occasione degli anniversari, ricorrenze che sono sempre state molto care al fondatore, Ernesto.
È in questa filosofia che s’inquadra l’Arabesque, uno dei telai più ricercati dai collezionisti e prodotto ancora oggi – soprattutto per il mercato asiatico – in quanto compatibile, insieme al Master, con i gruppi contemporanei. Una longevità davvero sorprendente ma senza dubbio meritata, dato che parliamo di una delle soluzioni stilistiche – quella delle congiunzioni arabescate – più belle e ambiziose mai realizzate, soprattutto se parliamo di esemplari di serie e non di pezzi unici.
Presentato nel 1984 in occasione dei 30 anni di attività di Ernesto Colnago (che nel ’54 iniziò a operare come assemblatore di biciclette e meccanico), l’Arabesque ha il proprio punto di forza nel design e nella qualità produttiva. Le congiunzioni, uniche nel loro genere, ricordano quelle della Gloria, azienda dove un giovanissimo Ernesto Colnago aveva iniziato a lavorare nella seconda metà degli Anni ’40.
Caratterizzato dall’utilizzo di tubazioni Columbus SL nervate di grande qualità, il telaio Colnago Arabesque era venduto sia in versione standalone sia come bicicletta completa. Nel primo caso poteva essere montato secondo i gusti e le necessità del cliente (quindi Shimano o Campagnolo), mentre nel secondo veniva spesso utilizzato il prestigioso gruppo Campagnolo del Cinquantenario, prodotto in occasione dei 50 anni dell’azienda veneta e ancora oggi trattato a prezzi elevatissimi nel mercato dei collezionisti.
In queste pagine, grazie alle fotografie tratte dalla collezione di Michele Lozza, abbiamo voluto mostrare due esempi di queste differenti filosofie. Abbiamo quindi un Arabesque rosso “Ferrari” (è una nostra definizione, ma potrebbe anche essere stata effettivamente una scelta di quel tipo, vista la grande passione di Ernesto Colnago per le Rosse di Maranello e il rapporto che si sarebbe creato tra le due aziende) montato con un gruppo Campagnolo Cinquantenario e, a seguire, un Arabesque color “Rosso Saronni”, in omaggio ai colori delle bici con cui correva il campione di Novara, testimonial dell’azienda in quegli anni, con gruppo Super Record.
Due esemplari che fanno emergere, pur con caratteristiche diverse, la grande qualità del telaio ideato da Colnago e non a caso scelto per realizzare la bicicletta commemorativa degli 87 anni di Ernesto, nel 2019.
Foto: Michele Lozza IG: thebikeplace