Facebook, Subito.it, Kijiji, Shpock, e su tutti Whatsapp: nel mondo delle bici d’epoca già da tempo si sfruttano queste piattaforme che permettono a noi bici-dipendenti di mostrare orgogliosi agli amici l’ultimo pezzo acquistato o di scambiare e vendere anche a lunga distanza. Questi mezzi però mettono sempre di più al centro la fotografia, ed è diventato quindi importante sapere come e cosa fotografare per poterli sfruttare in maniera veloce ed efficace.
AMBIENTE E LUCE
Prima operazione preliminare: trovare un ambiente adeguato. Se la bici è appesa al muro o è in mezzo ad altre cose spostiamola e isoliamola per quanto possibile da elementi di disturbo. Per ambiente si intende anche la luce: un’illuminazione troppo scarsa, come anche una troppo intensa e diretta, è difficile da gestire, perché crea ombre fastidiose e altera i colori. Per esempio, se siamo in esterno meglio evitare la luce di mezzogiorno e preferire quella più soffusa del mattino o del pomeriggio.
Una situazione ideale può essere quella delle giornate un po’ coperte: le nuvole fanno da diffusore naturale direzionando la luce su più piani senza creare ombre. Dopo aver trovato l’angolo migliore per scattare, occupiamoci dell’oggetto della foto, che scegliamo attraverso le inquadrature.
SETTE PUNTI DA SEGUIRE
In ordine di importanza ecco quali sono le principali inquadrature che ci permettono di inviare le informazioni più importanti sulla nostra bicicletta.
1. Bici intera lato trasmissione:
Dev’essere la prima e non deve mai mancare! Con la bici sul cavalletto o appoggiata al muro, la inquadriamo di lato, dalla parte del cambio e della guarnitura, e non dall’alto. Bisogna mettersi alla sua altezza. Questa inquadratura potrebbe anche bastare da sola: sono presenti tutte le informazioni per capire subito di che bici si tratta:
- innanzitutto vediamo la geometria del telaio, da cui si comprendono molte cose, se è sano o incidentato, se è da passeggio, da corsa, da pista, se è comodo o più reattivo.
- ingrandendo sullo schermo possiamo intravedere elementi importanti del telaio, come il nodo sella e la testa forcella, i forcellini e le congiunzioni dello sterzo.
- quasi tutti gli elementi del gruppo meccanico.
Importante: fotografate la bici INTERA lasciando un po’ di spazio attorno.
Le foto con pezzi di bicicletta tagliati non vanno bene!
Dopo questa foto possiamo entrare nei dettagli, perchè siano ben visibili.
2. Nodo sella:
Da come è limata la congiunzione e dalla lavorazione delle estremità dei pendini riusciamo già a capire a quale fascia appartiene il telaio.
3. Testa forcella:
Inquadrata leggermente dall’alto, di ¾ per vedere più lati. Oltre che dal punto di vista estetico ci interessa perché dal tipo di testa usata si possono intuire meglio l’anno, il modello e anche le caratteristiche di guida del telaio.
A questo punto io di solito opero una scelta: se la bici ha un telaio importante, mentre il gruppo non è particolarmente rilevante, continuo sui dettagli del telaio (punto 3), altrimenti se è più importante mostrare il montaggio passo direttamente alle componenti del gruppo (punto 6).
4. Scatola del movimento centrale:
Vista da sotto, spesso è determinante per risalire a chi l’abbia costruito. Inoltre possono essere stati punzonati numeri seriali o misure del telaio.
5. Forcellini, soprattutto i posteriori:
Utilissimi per la datazione del telaio: alcune serie di congiunzioni infatti sono state prodotte invariate per decenni, mentre i forcellini sono cambiati più frequentemente, anche perché hanno seguito l’evoluzione tecnica dei sistemi di cambio. A volte poi gli artigiani avevano un modo personale di lavorare i tubi nel punto di ingresso dei forcellini, il che costituisce un’ulteriore conferma sulla paternità del telaio.
6. Trasmissione:
Nel riquadro entrano il cambio e la guarnitura con i pedali, in una foto sola possiamo ritrarre ben tre elementi – e tra quelli più costosi – del gruppo. Osservarli bene e capirne le condizioni è quindi molto importante.
7. Manubrio e leve freno:
Forse l’elemento che è stato più spesso aggiornato sulle bici, soprattutto in quelle Anni ’70/’80. Con l’arrivo delle leve a passaggio dei cavi interno infatti molti ciclisti hanno voluto mettersi al passo coi tempi gettando via quelle originali. Se la nostra bici le ha ancora, magari pantografate o alleggerite è giusto mostrarle.
Ora che le parti importanti sono state fatte, chi ne ha voglia può continuare e fotografare tutti i dettagli che più piacciono, freni, mozzi, sella, decal, stemma frontale, ecc., ma senza tenere gli altri sulle spine: inviamo prima quelle principali!
Foto e testo di: Francesco Bisoglio