giovedì | 22 Maggio | 2025
Tutte le news
Abbonati
ARRETRATI
Biciclette d'Epoca
  • LE BICICLETTE
  • BICICULTURA
  • OGGI COME IERI
  • TUTORIAL
  • PERCORSI
  • |
  • CHI SIAMO
  • PARTNER
  • CONTATTI
    • Privacy & cookie policy
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • LE BICICLETTE
  • BICICULTURA
  • OGGI COME IERI
  • TUTORIAL
  • PERCORSI
  • |
  • CHI SIAMO
  • PARTNER
  • CONTATTI
    • Privacy & cookie policy
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Biciclette d'Epoca
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home News Editoriale

BE46 | Aritmie ciclostoriche

Editoriale di Alessandro Galli

Alessandro GallidiAlessandro Galli
in Editoriale
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
BE46 | Aritmie ciclostoriche
FacebookTwitterWhatsappTelegram

È un anno strano, un anno del Diavolo, come ho scritto nell’editoriale dello scorso numero.

E alla fine davvero il Diavolo ci ha messo la coda. L’Eroica s’è fatta, anche se molto diversa da come l’abbiamo vista negli ultimi anni e forse un po’ più simile a quella che era nelle prime edizioni. Non solo. Anche la Francescana s’è fatta in maniera molto diversa da come l’avevamo vista, e anche qui è stato un grande successo, addirittura superiore alle precedenti edizioni in termini numerici grazie al nuovo percorso permanente e all’apertura che l’ha trasformata in una festa della bicicletta. E poi la Belvedere, la Viscontea, la Marzocchina, la Scaligera… In questo autunno difficile le ciclostoriche sono ripartite ma, contemporaneamente, sono ripartiti anche i contagi, per cui le ultime manifestazioni dell’anno – come La Lacustre – sono state annullate pochi giorni prima della partenza. È un aritmia ciclostorica, quella che stiamo vivendo, ma abbiamo fiducia che passerà.

Per un gioco del destino, in copertina su questo numero ci va un personaggio che con il cuore ha avuto molto a che fare: Franco Bitossi, soprannominato “Cuore Matto” dall’omonima canzone di Little Tony uscita nel ’67, quando però il campione di Carmignano era molto vicino a risolvere i suoi problemi di tachicardia. È una storia bella e densa, quella di Bitossi, raccontata magistralmente da Marco Pasquini, che c’insegna come nella vita – in quelle di tutti, anche e soprattutto di chi non è ciclista di professione – ci si pongono spesso degli ostacoli che sembrano insormontabili e con i quali ci tocca convivere ma che alla fine si possono superare. Cuore Matto aveva i battiti che correvano, noi abbiamo le mascherine e il distanziamento sociale.

C’è un’altra storia – tra le tante che come sempre raccontiamo – che ci riporta al passato con un gancio nei tempi che viviamo: quella delle biciclette Ministeriali. Siamo in un periodo drammatico, l’Italia è nel pieno della Seconda Guerra Mondiale che di lì a poco diventerà guerra civile. La crisi economica impone una gestione diversa e autarchica delle risorse. Ecco che, quindi, nascono queste biciclette a prezzo fisso, per cercare di venire incontro alle esigenze del popolo. Anche qui, di fronte alle difficoltà, arriva la necessità di adattarsi e di superare in qualche modo situazioni critiche.

Ovviamente il paragone è puramente ideologico perché i tempi che viviamo, nonostante siano per molti duri e difficili, soprattutto per chi ha perso il lavoro o un familiare, non sono drammatici come gli Anni ’40, nei quali molti dei campioni che raccontiamo oggi sono nati. Ma la storia della bicicletta e del ciclismo ci porta a leggere il nostro passato in tante chiavi che possono aiutarci a capire meglio il presente, come quando Ernesto Colnago ci raccontò – tracciando un quadro molto incisivo dell’Italia di quei tempi – di come iniziò la sua straordinaria storia sportiva e imprenditoriale.

Una storia che ha aggiunto, alla leggenda che si è lasciato alle spalle, un ultimo entusiasmante capitolo: quello del Tour de France vinto da Tadej Pogačar – il primo per l’Asso di Fiori – con un’incredibile cronometro in rimonta su Roglic, a una tappa da Parigi. Ecco, sembra una storia dei tempi che furono, che riporta il nostro cuore di appassionati a battere secondo un ritmo che ben conosciamo e amiamo.

Alessandro Galli
info@biciclettedepoca.net

Tag: BE46editoriale
Alessandro Galli

Alessandro Galli

«Tranquilli vi seguo in ammiraglia».

ABBONATI SUBITO!
ACQUISTA ARRETRATI
FacebookTwitterWhatsappTelegram
Articolo precedente

Collezionare foto

Prossimo articolo

Peugeot A Route 1907 Automatica

Correlati Articoli

Hors Catégorie
Editoriale

Hors Catégorie

BE64 | Un fine settimana da eroi
Editoriale

BE64 | Un fine settimana da eroi

BE63 | VITE DA VITO
Editoriale

BE63 | VITE DA VITO

BE62 | INCROCI CULTURALI
Editoriale

BE62 | INCROCI CULTURALI

BE61 | Un mondo che si muove
Editoriale

BE61 | Un mondo che si muove

È online il nuovo sito di Biciclette d’Epoca
Editoriale

È online il nuovo sito di Biciclette d’Epoca

RSS ATTUALITÀ da cyclinside.it

I PIÙ VISTI

    Prossimo articolo
    Peugeot A Route 1907 Automatica

    Peugeot A Route 1907 Automatica

    SEGUICI SU INSTAGRAM

    CHI SIAMO

    Dal 2013 il magazine di riferimento per il ciclismo storico per pedalare insieme sulle strade della storia in Italia e nel mondo.

    ABBONATI

    Non perdere nessun numero della nostra rivista bimestrale e abbonati a prezzo scontato a Biciclette d'Epoca.

    CONTATTI

    • Per sottoporre un articolo o una bicicletta: info@biciclettedepoca.net
    • Per iniziative pubblicitarie: pubblicita@sprea.it

    Media partner:

    Contributor:

    © 2008-2023 Copyright © Sprea S.p.A.
    P.IVA: 12770820152. Tutti i diritti riservati

    • LE BICICLETTE
    • BICICULTURA
    • OGGI COME IERI
    • TUTORIAL
    • PERCORSI
    • |
    • CHI SIAMO
    • PARTNER
    • CONTATTI
    Nessun risultato
    Vedi tutti i risultati
    • LE BICICLETTE
    • BICICULTURA
    • OGGI COME IERI
    • TUTORIAL
    • PERCORSI
    • |
    • CHI SIAMO
    • PARTNER
    • CONTATTI
      • Privacy & cookie policy

    © 2008-2023 Copyright © Sprea S.p.A. - P.IVA: 12770820152. Tutti i diritti riservati