Una sola Eroica non basta. Lo si capisce immediatamente già dalla sera stessa in cui cala il sipario a Gaiole in Chianti e gli occhi e i garretti dei partecipanti fremono in attesa di una nuova edizione.
Per placare questa fame che sembra insaziabile e che è nata Eroica Montalcino, giunta quest’anno alla seconda edizione e caratterizzata da un percorso ormai considerato permanente esattamente come quella della sua progenitrice. Una specie di piccola festa in attesa della grande festa, anche se poi alla fine non è stata poi così piccola, come festa. Di certo Montalcino è il luogo ideale per questa edizione primaverile. Non solo per il fatto di essere una tappa del percorso de L’Eroica originale, ma anche per tutte le suggestioni paesaggistiche, culturali e gastronomiche che porta con sé il paese del Brunello, il cui nome suscita in tutto il mondo ammirazione ed evoca profumi e sapori che chiudendo gli occhi fanno apparire il dolce declivo delle vigne e sentire sotto ai piedi il terreno morbido da cui la natura regala uno dei vini più apprezzati al mondo.
Diceva Giancarlo Brocci, ideatore de L’Eroica, prima di questa nuova pedalata da Montalcino: “Mi dicono persino sia più bella di Gaiole, che sia più dura, che sia più de L’ Eroica con l’elle apostrofo. Forse perché Gaiole in Chianti ce l’ho scritto in fronte, oltre che sulle magliette; o forse giusto per vedere l’effetto che fa, dirla grossa. O magari semplicemente lo dicono perché, per certi aspetti, è vero. Eroica Montalcino è più piccola, più raccolta, più piena di strada bianca. E Montalcino è quel posto che è, quel nome che è, racconta la storia che sa e che ha. O forse semplicemente perché dopo quasi otto mesi c’è tanta gente cui Eroica manca, che scalpita dal lunedì post Gaiole, che ha voglia di ritrovarsi in famiglia. Stiano tutti tranquilli: qui nessuno è geloso e Eroica manca anche a noi. In più Montalcino è un luogo bellissimo dove ritrovarsi.
DA TUTTO IL MONDO
Ed è esattamente così che è andata, con oltre 1400 ciclisti da tutto il mondo – e tantissimi giovani – pronti a scendere in strada fin dall’alba di domenica 27 maggio lungo i 5 percorsi organizzati per la manifestazione, da quello più breve – di soli 27 km – a quello più lungo: 171 km attraverso la Val d’Orcia e i suoi inestimabili tesori premiati dall’UNESCO, con tanti chilometri di strade bianche lungo i quali è stato possibile respirare a froge aperte il pieno spirito della Toscana.
“Siamo felicissimi di questa bella e numerosa partecipazione – ha sottolineato Franco Rossi, organizzatore di Eroica Montalcino – In ogni evento dell’Eroica non c’è cinema ma autenticità fatta di biciclette e maglie d’epoca. La Toscana di suo ci mette le strade bianche, i paesaggi caratteristici, i ristori tradizionali e il cibo genuino. Oggi a Montalcino, esattamente come un anno fa, è stata una grande festa a pedali, arrivata dopo una vigilia con spettacoli ed iniziative di grande spessore culturale e di grande attrattiva per le famiglie”.
Un evento che, come al solito, ha saputo catturare non solo per la bellezza del percorso e dei partecipanti, che hanno riempito piazza del Popolo a Montalcino di buon’ora alla partenza, ma anche per il contesto di grande qualità e prestigio che è stato organizzato a contorno, con i tantissimi appuntamenti dell’Eroica Montalcino Festival, kermesse curata dal direttore artistico Andrea Satta che ha saputo mescolare sapientemente musica, cinema e letteratura.
Una grande festa, come sempre, che ha fatto battere il cuore di chi attraversa il mondo delle ciclostoriche, partite tutte da qui più di vent’anni fa, da questi colli dipinti e immortalati nel tempo. Un fascino travolgente e unico dilagato in tutto il mondo, tra ferro e fatica, e che avrà ne L’Eroica di ottobre – quella tradizionale – il suo punto di arrivo e di partenza per una nuova, appassionante stagione.