Quando si avvicina a questa bicicletta è necessario innanzitutto non fare confusione: stiamo parlando di una Zenith Milano – con l’acca – e non di una Zenit Milano, marchio più noto acquisito da Umberto Dei e forse – chissà – la consonante finale è stata aggiunta appositamente per non creare confusione nel momento della cessione del brand.
Gli anni però sono grosso modo gli stessi ed è possibile notare in comune tra i due marchi la testa della forcella con le due fresature. Siamo attorno agli Anni ’40, come testimonia una data impressa sul tubo sterzo che fa riferimento al 1938 (anche se le componenti potrebbero essere state montate successivamente sul telaio).
UN DESIGN ESSENZIALE
Le caratteristiche che colpiscono di questa bicicletta, però, sono altre. In primis la grande semplicità nel design che la fa sembrare una bicicletta più recente rispetto a quelle della stessa epoca. È una bicicletta leggera, minimalista, dove ogni dettaglio sembra pensato per essere essenziale evitando qualsiasi orpello o appesantimento, il tutto sorretto da un colore verdeazzurro pastello che le conferisce un’eleganza unica nel proprio genere.
Anche se non conosciamo il nome a catalogo di questa bici, si tratta sicuramente di un modello sportivo, termine con il quale s’intende una bicicletta veloce per l’uso quotidiano e non certo una bici da corsa. Volessimo fare un paragone automobilistico, sarebbe una Ferrari da Gran Turismo e non una Formula 1. Tantissimi, infatti, i dettagli in alluminio (come il carter, minimale nel proprio design) un vero lusso per l’epoca, così come le nichelature di galletti fermaruota, campanello, ecc. A sancire lo status contribuiscono particolari e accessori (come la pompa Silca) in bachelite, una resina inventata a inizio Novecento e ancora largamente in uso negli Anni ’40.
ROVESCIATI E LETALI
Dal punto di vista tecnico, non possono sfuggire i le bellissime leve freno rovesciate montate su un manubrio Ambrosio Super Lusso, una scelta di un’eleganza unica che conferisce alla Zenith un portamento eccezionale. I freni di questo tipo furono poi dichiarati illegali e messi fuori produzione per l’evidente pericolosità in caso d’incidente, ma senz’altro si tratta di una soluzione davvero bellissima dal punto di vista estetico. Le tenaglie dei freni sono Principe in lega di alluminio con blocco molla all’interno del braccio stesso, mentre i cerchi modello corsa sono P. Marzorati – sempre in alluminio – con mozzi F.B..
La sella è un altro elemento che sancisce il carattere sportivo ma con un occhio al comfort di questa bici. È infatti una Selle Italia modello sportivo dotata però di molle, in modo da garantire una maggiore comodità e morbidezza in caso di terreno sconnesso. Completano il quadro gli pneumatici: dei bellissimi Clement bianchi 28×1 5/8 x 1 1/4 che danno un ulteriore tocco di classe a questa bici che senza dubbio si faceva notare quando sfrecciava per le strade di Milano.
Collezione: Brianza d’Epoca
Scheda tecnica
Marca: Zenith Milano
Modello: Sportivo
Anno: 1938/40
Telaio: in acciaio
Cerchi: P. Marzorati in alluminio
Mozzi: F.B. acciaio/alluminio
Freni: Principe in lega di alluminio
Pignone: ruota libera
Pneumatici: Clement bianchi 28×1 5/8 x 1 1/4
Sella: Selle Italia modello sportivo con molle
Faro: aerodinamico con cresta luminosa.