Nella prima metà del XX secolo sono stati moltissimi gli eserciti che si sono dotati di reparti in bicicletta, un mezzo che veniva considerato ideale per permettere ai soldati di spostarsi velocemente anche su terreni accidentati e la cui produzione non risultava particolarmente costosa.
È il caso delle celebri Bianchi realizzate per il corpo dei Bersaglieri dell’esercito italiano di cui abbiamo parlato su BE38, che avrebbero ispirato la versione “civile” Modello C (la trovate su BE33), oppure della Ordonnanzfahrrad Model 05 dell’esercito svizzero che abbiamo trattato su BE55. Numerosi sono gli altri esemplari in questione, che approfondiamo volentieri quando se ne presenta l’occasione. Si tratta infatti di biciclette talvolta molto rare, che spesso per essere complete hanno bisogno di essere riportate allo “stato originale” anche dal punto di vista dei numerosi accessori che prevedevano.
Un esempio ne è la bicicletta di questo articolo, la Wanderer Werke M42 Truppenfahrrad del 1941, in dotazione all’esercito tedesco impegnato nella Seconda Guerra Mondiale, che come altri esemplari di questa categoria proviene dalla collezione di Marcello Conti, che ne ha curato il meticoloso restauro e che è autore delle bellissime foto che vedete in queste pagine.
IO VAGABONDO
Prima di addentrarci nella descrizione della Truppenfahrrad, dobbiamo fare un passo indietro per andare a ricostruire la storia della Wanderer Werke, il marchio tutt’ora esistente che ha iniziato a costruire questa bicicletta verso la fine degli Anni ’30. Nel lontanissimo 1885 – lo stesso anno di fondazione della Bianchi – l’allora ventiseienne Johann Baptist Winklhofer inizia la propria attività di riparazione e assistenza aprendo una piccola officina a Chemnitz, in Sassonia, poco lontano dal confine con l’odierna Repubblica Ceca. Una città che negli anni della DDR assumerà il nome iconico di Karl-Marx-Stadt per poi tornare, a partire dal 1990, al proprio toponimo originale. Winklhofer ha molto successo, dato che già nel 1887, insieme al socio Richard Adolf Jaenicke, inizia una vera e propria produzione di biciclette con il marchio Wanderer, ovvero “Vagabondo”, una scelta che – ipotizziamo – volesse testimoniare la capacità che le biciclette davano alle persone di spostarsi in maniera autonoma come mai era accaduto fino ad allora.
Spinti dalla grande diffusione dei velocipedi in quell’epoca pionieristica, nel 1894 aprono un’ulteriore fabbrica (“Werke” in tedesco) a Schönau, sempre nei dintorni di Chemnitz, diventando così una realtà sempre più importante che, con alterne fortune, esiste ancora ai giorni nostri, dato che il brand Wanderer Werke, oggi di proprietà del gruppo ZEG, è destinato alla produzione di e-bike.Negli anni, però, la Wanderer iniziò a diversificare la propria produzione, prima, a partire dal 1902, dedicandosi alle motociclette e poi entrando con grande cautela – per non perdere la reputazione acquista grazie alle proprie realizzazioni – anche nel mercato dell’auto, lanciando nel 1912 la Püppchen (“Bambola”), auto che resterà in produzione fino al 1926 e che verrà poi seguita da altri modelli di prestigio. Un lungo percorso, quindi, che vide l’azienda tedesca incrociare il proprio destino con quello della Germania stritolata dalle due grandi guerre del XX secolo, vivendo la grande depressione degli Anni ’20 e riconvertendo la propria produzione a scopi militari in entrambe le occasioni. È in questo contesto che si colloca la nostra M42 Truppenfahrrad.
BELLISSIMA E RARA
Se già le biciclette militari precedenti alla Seconda Guerra Mondiale sono esemplari non semplici da ritrovare in buone condizioni, nel caso della Wanderer parliamo di un esemplare eccezionale, per certi versi unico, almeno per quanto riguarda il nostro paese, dove con ogni probabilità non sono presenti biciclette di questo tipo in condizioni davvero eccellenti. Questo è dovuto alla storia burrascosa di questa bicicletta, fortemente coinvolta nel conflitto, che, seppur data in dotazione anche ai Bersaglieri ciclisti dell’esercito italiano durante la Repubblica di Salò, apparteneva sostanzialmente a una forza di occupazione straniera, dato che venne fornita sia alla componente di terra della Wehrmacht sia alle temibili SS. Al termine della guerra, quindi, furono moltissimi i modelli tagliati, distrutti o confiscati, cosa che ne rende oggi il ritrovamento davvero difficile.
L’esemplare in questione è senz’altro di produzione militare, come certifica l’anno 1941 sul telaio, ed è dotato di un allestimento specificatamente pensato per l’utilizzo da parte dei fanti sul campo di battaglia piuttosto che per altre funzioni, come quella di portalettere. Molti gli elementi riconoscibili della produzione tedesca di quegli anni. Il telaio è in acciaio con trasmissione a rapporto singolo e ruota libera. Come già sulla Ordonnanzfahrrad svizzera, il freno anteriore è a tampone, mentre al posteriore è presente un contropedale Torpedo F&Sachs del 1941 (stesso anno del telaio) con pignone 20 denti F&Sachs 1940. La guarnitura, invece, è a 46 denti con il classico movimento centrale a campana adottato anche dalla Taurus e con pedivelle marchiate Weihrauch, mentre i pedali sono Union. I cerchi in acciaio dipinto di nero sono da 28” con pneumatici da 28×1.75. Bellissimo il fanale, a doppia alimentazione a batteria o a dinamo (standard DRGM), con parabola di oscuramento in bachelite Rogerit Blende mod. 41. Il manubrio è di tipo Express a sgancio rapido con portamantellina originale, sul quale si poteva anche trasportare una tenda. Sotto il tubo orizzontale è stata installata una cassetta portamunizioni originale della Wehrmacht con timbro di accettazione del 1942. Completano il quadro gli accessori sul portapacchi posteriore e un portaoggetti in pelle dietro il tubo sella.
Un lavoro molto approfondito, quello fatto su questa Wanderer Werke M42 Truppenfahrrad del 1941, profonda testimonianza di quella che è stata la produzione ciclistica tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale.
Collezione e foto: Marcello Conti
Scheda tecnica
Marca: Wanderer Werke
Modello: M42 Truppenfahrrad
Anno: 1941
Telaio: in acciaio
Trasmissione: ruota libera 46-20
Freni: anteriore a tampone, posteriore contropedale Torpedo F&Sachs
Pedivelle: marchiate Weihrauch
Pedali: Union
Fanale: con doppia alimentazione batteria/dinamo e copriparabola in bachelite
Cerchi: in acciaio da 28” con pneumatici 28×1.75