Come abbiamo avuto già modo di dire in passato, per esempio nel caso della Bianchi Claudio o in quello della Maino Supersport, nell’Italia degli Anni ’30 viene sviluppata una tipologia di biciclette molto specifica, che innescò una vera e propria lotta commerciale tra i produttori più importanti: le R-Sport.
Si trattava – in buona sostanza – dell’anello di congiunzione tra la bicicletta da corsa e quella da passeggio, che in generale vantava telaio e freni da corsa coniugati con un manubrio di tipo R.
Erano quindi biciclette leggere ma comode, paragonabili alle moderne crossover, che presentavano soluzioni tecnologiche molto ambiziose e oggi sono apprezzatissime dai collezionisti. Nell’ambito delle R-Sport le interpretazioni erano molte. Quella che analizziamo in questo articolo è di Wolsit, con il modello Mod. 54 Sport, che è stato esposto al Legnano Day del 18 settembre. Non va dimenticato, infatti, che Wolsit era un marchio della galassia Legnano, italianissimo nonostante il nome (Wolsit è la contrazione di Wolseley Italiana), e della sua articolatissima storia – legata alle fortune imprenditoriali di Emilio Bozzi – abbiamo parlato su BE53.
ATTENTI AI FRENI
Il punto di partenza per questo tipo di biciclette è il telaio, evidentemente ispirato in questo caso alla tradizione Wolsit delle biciclette da corsa degli Anni ’30, con congiunzioni “a papera”, forcellini giroruota, forcella con foderi rinforzati. Il montaggio, però, colloca la bici indicativamente verso il 1940, come dimostra per esempio la tipologia di parafanghi utilizzati. Come riferimento per un modello da corsa di Wolsit da cui è stato mutuato il telaio si può prendere la Mod. 54 A.
Il manubrio è di tipo da passeggio, con però i manopolini completamente in acciaio ricavati dal pieno. In alcuni modelli R-Sport (come per esempio la Bianchi Claudio), le leve andavano ad agire sui freni attraverso dei cavi, come nei modelli da corsa. In questo caso, invece, Wolsit ha optato per il mantenimento delle bacchette, connesse a dei freni a ganascia molto particolari, infulcrati direttamente sulla forcella come nel caso di alcune biciclette francesi dell’epoca.
Questa soluzione fa sì che i pattini non vadano ad appoggiarsi sulla parte interna del cerchio, come appunto accade con le biciclette da passeggio, ma sulla spalla, rendendo la frenata molto più efficace. La freneria è senz’altro l’aspetto più caratteristico di questa Wolsit Mod. 54 Sport, con i pattini di tipo corsa che vanno ad agire su dei bellissimi cerchi in legno conservati. La bicicletta è montata con mozzi 40-32, con il posteriore non giroruota. Anche se le R-Sport avevano spesso un giroruota, né questo esemplare né gli altri analoghi noti ne sono dotati, quindi possiamo ipotizzare, sebbene i mozzi non siano originali ma coerenti e coevi, che questo modello venisse messo in commercio con questo allestimento.
Altri dettagli sono il carter tubolare di tipo chiuso, i pedali a quattro blocchetti originali. Alla pompetta è stato incollato un santino protettore. Il colore – senape con dettagli rossi – si distanzia dal classico nero dei modelli da passeggio. La sella è in pelle, anch’essa coerente anche se sui modelli di questo tipo era più comune trovare una muso di cane. Una vera supersportiva, insomma, curata nei dettagli e con una soluzione tecnologica per i freni molto particolare.
Collezione: Adriano Vettorato Foto: Elisa Romano Si ringrazia: Luca Pit
Scheda tecnica
Marca: Wolsit
Modello: Mod. 54 Sport
Anno: 1940
Telaio: in acciaio
Freni: a ganascia con azionamento a bacchetta
Cerchi: in legno
Mozzi: marchiati Wolsit
Sella: in pelle
Carter: tubolare chiuso
Manopole: in osso