Il tempo vola: 129 anni fa l’anno 1893 correva letteralmente in sella a un bicicletto “Routier Fort” fabbricato dalla Fernand Clément & C di Levallois – Perret, comune che ora fa parte dell’area metropolitana di Parigi ma che all’epoca del mezzo illustrato in queste pagine non era ancora così fortemente urbanizzato.
Erano anni febbrili e pionieristici per la storia del velocipede. In Francia in quel momento esistevano ben tre aziende produttrici chiamate Clément: quella fondata da Adolphe (che avrebbe dato vita alla Clément produttrice di pneumatici, come abbiamo raccontato in BE40), quella di Louis e quella appunto di Fernand. Le tre aziende si facevano concorrenza cercando di districarsi tra le difficoltà di doversi distinguere l’una dall’altra, come testimoniato anche dalle pubblicità dell’epoca.
Nella sua fabbrica di Levallois – Perret, il signor Fernand vede l’ennesimo carico di velocipedi uscire, diretto al punto vendita parigino di Boulevard Pèreire. Inizia così il lunghissimo viaggio di questo mezzo eccezionale, per la cui descrizione ci affidiamo alle parole del catalogo Clément 1892: “Stesso modello del precedente, ma costruito con materiali più robusti e dotato di freni, parafanghi, poggiapiedi, etc. Trasmissione dentata con rapporto 1 metro e 40 oppure 1 metro e 50 – sella tipo amaca”. Il colore è nero, mentre le parti metalliche bianche sono “riccamente nichelate”. Il modello è chiamato Routier Fort, traducibile grossomodo con “Stradale Pesante”, in riferimento al fatto che pesasse 3/4 kg in più rispetto al più costoso ed evidentemente più performante – sebbene più fragile – Routier Léger, quello indicato appunto come “modello precedente”.
PROCESSO EVOLUTIVO
Tornando a quanto emerge dal catalogo, non sfugge il proposito, ben concretizzato, di migliorare costantemente tecnologia e prestazioni: nel testo di presentazione si enuncia che il velocipede deriva da un irrobustimento del modello che lo precede. L’esemplare in foto, invece, ha già un miglioramento rispetto al catalogo, edito nell’anno precedente: il freno del catalogo è infatti un pattino metallico, mentre quello descritto in queste pagine ha due tamponi di caucciù, una soluzione scelta nel tentativo di avere una frenata più efficiente. Il bicicletto, quindi, è databile nella prima metà del 1893, dato che poi a giugno di quell’anno Fernand Clément uscì con un catalogo che presentava un nuovo assortimento.
Perfettamente consono, coevo e filologico è il modernissimo (per l’epoca) contachilometri ANF 1895, tutt’ora funzionante e tarato a dovere, in un pomeriggio d’estate, con la corda metrica, segnando l’asfalto con i gessetti e facendo avanti e indietro col biciclettone (del resto se non tornerete bambini, non entrerete mai nel Regno Dei Cieli, nemmeno in sella a questo Clément).
Per il resto il Routier Fort è completo in tutto il suo splendore e – obiettivamente – in tutto il suo peso, che alle prime pedalate fa pensare al Titanic, ma poi ci si abitua. Completano il quadro il faro a olio anteriore, un accessorio aggiunto successivamente, e l’eccentrico al posteriore per tensionare la catena. Concludiamo con una citazione sempre dal catalogo, illustrato da certo messieur Miniot, che ne firma i disegni: “Garantiamo le nostre macchine da ogni vizio di costruzione”. L’unico vizio, però, ce l’ha proprio il catalogo, perché il signor Miniot non ha disegnato i pedali in asse tra loro, come possono constatare i lettori più attenti. La macchina, invece, non ha vizi come prometteva il grande signor Fernand: dopo 130 anni è sicuramente “fort” e ancora pronta per correre.
Collezione: Mr. Barber A cura di: Paolo Maria Caserta
Scheda tecnica
Marca: Fernand Clément
Modello: Routard Fort
Anno: 1893
Telaio: in acciaio
Peso: 17 kg
Freno: anteriore a doppio tampone in caucciù
Sella: in pelle tipo amaca
Faro: a olio
Contachilometri: ANF 1895
Pedali: in gomma marchiati Michelin