La bicicletta tipo “sport” made in Dei ha avuto notevoli cambiamenti negli anni e, in anticipo rispetto all’antagonista Bianchi, tutto sembra nascere nei primi Anni’20, quando si avvia il percorso che porterà alla Super Leggera che vedete in queste pagine.
Umberto Dei aveva il modello Super Sport già dal 1938, con telaio a congiunzioni corsaiole, testa forcella identica alla versione da competizione e con la freneria a tiranti rigidi cui si poteva aggiungere, come accessorio di punta, un eventuale cambio Simplex, soluzione che accompagnerà, poi le canoniche Super Sport con freni flessibili (e non solo per la casa milanese).
I COLORI DELLO SPORT
Le bici Sport del Secondo Dopoguerra presentano colori sgargianti. Infatti, a parte l’immancabile nero, la Super Leggera del ’54 era disponibile in verde ramarrro o in color oro, come questa. Il telaio, come già accennato, è fornito di congiunzioni da corsa, con forcellino posteriore tipico della forma Dei che ricalca in tutto e per tutto le Mi-Sa (da Milano San Remo) degli Anni ’30.
La leggerezza è l’ingrediente principale delle performance in questo settore e quindi, unitamente alla ricerca tealistica, il materiale scelto per perseguirla è stato il durallumino. Diverse sono le componenti che hanno subito una cura dimagrante: alcuni leggere già per come venivano realizzate e vendute dai fornitori, mentre altre sono state progettate a tavolino dalla Dei stessa, come i porta pacchi o il carter.
Nella prima categoria troviamo le pinze freno Universal 361666 in duralluminio, i mozzi con la scritta “FB-DEI” a caratteri cubitali in ferro-alluminio con flangie piatte e infine i pedali Sheffield Sport in fusione di alluminio.
La seconde componenti, invece, meritano un approfondimento proprio per il loro percorso di progettazione specifica e interna. Dalle fotografie si possono vedere i porta pacchi (anteriore e posteriore) con cui era equipaggiata la Super Leggera e anch’essi erano degli accessori di altissima gamma. I porta pacchi generalmente oggi vengono categorizzati come accessorio per bici da lavoro o da tutti i giorni, certamente non come dotazione per una bici di punta.
Invece proprio questa Umberto Dei presenta dei portapacchi sorprendentemente leggeri, in quanto realizzati con tubi vuoti in metallo di limitatissimo diametro. La ricerca, nella parte anteriore, riguarda la collaborazione portapacchi-parafango, ottenuta allungando in maniera estrema il becco anteriore di quest’ultimo e legandolo tramite una vite filettata e una saponetta al porta pacchi.
Oltre ai portapacchi, la bici è fornita di un carter – per la precisione un mezzo carter – che è stato sagomato per far lavorare i deragliotori Simplex anteriore e posteriore ad-hoc. Se vogliamo trovare una somiglianza con la capostipite delle bici sport Dei (Umberto Dei Bordino, Anni ’20) questa risiede proprio nel carter. È componente che più di tutti ne ricorda il design riprendendone le stesse scelte stilistiche, come pe esempio il fatto di aver abolito il padellino copri corona.
ATTENZIONE AI PARAFANGHI
La bicicletta è fornita di manubrio Cinelli Sport in ferro, freni Universal 361666, corona Umberto Dei doppia, deragliatori Simplex per l’anteriore e posteriore, mozzi FB-Dei e parafanghi in acciaio volgarmente detti “di ferro”. In merito questi ultimi, si sono accesi numerosi confronti tra gli appassionati del marchio Milanese mettendo in dubbio l’originalità dei parafanghi di ferro su questi modelli SL (Super Leggeri) ma l’esemplare analizzato a nostro avviso toglie qualsiasi dubbio confermando l’originalità sia di quelli di alluminio sia di quelli più pesanti di acciaio, come questi. Il motivo per cui arriviamo a questa conclusione è duplice: il primo in quanto numerose SL conservate sono state ritrovate con parafanghi in ferro e, in seconda battuta, perché l’acciaio è lo stesso materiale anche del portapacchi che, come detto in precedenza, è collegato sostanzialmente in un unico oggetto.
La Umberto Dei Super Leggera del 1954 rappresenta un punto di riferimento per i collezionisti di bici Sport e in particolare per gli appassionati del marchio milanese, tuttavia non si tratta di un modello che ha perseguito soluzioni particolarmente avanguardiste. In particolare ci riferiamo alla scelta di marcare una bicicletta con la scritta “Super Leggera” dotandola, però, di un manubrio di ferro Cinelli, quando all’epoca esistevano già manubri più leggeri in lega d’alluminio Ambrosio. Scelte fatte comunque al tempo che fu, e che per alcuni sono proprio la ragione che rendono questo modello particolarmente apprezzato.
A cura di: Carlo Azzini FB: Velocipedi e Biciclette Antiche Azzini
Scheda tecnica
Marca: Umberto Dei
Modello: Super Leggera
Anno: 1954
Telaio: in acciaio
Mozzi: FB-DEI
Pedali: Sheffield Sport in fusione di alluminio
Freni: Universal 361666 in duralluminio
Corona: Umberto Dei doppia
Cambio: Simplex anteriore e posteriore
Manubrio: Cinelli Sport