C’era chi faceva il palo, giù all’Ortica, quartiere a est di Milano, come cantava il grande Giorgio Gaber.
E c’era chi invece più che di pali si occupava di tubi di acciaio pregiato, cercando di portare la ricerca nell’utilizzo dei materiali al massimo limite possibile. Parliamo di Stelio Belletti, classe 1932 (coetaneo di Ernesto Colnago), uno dei telaisti più visionari e incisivi della produzione italiana che, dall’inizio degli Anni ’70 e per circa vent’anni, ha saputo guardare nel futuro con una personalità e una proprietà tecnica che hanno consegnato i suoi lavori più al campo dell’arte che a quello della tecnologia. Ancora oggi il marchio che è crasi del suo nome – Stelbel – è sinonimo di qualità, innovazione e cura artigianale, anche se non è più Stelio a occuparsene.
Già all’età di 13 anni, evento non raro per l’epoca, Belletti inizia ad affiancare il padre Antenore nell’officina meccanica che hanno all’Ortica, dove riparano fusoliere e tubolari per l’utilizzo aeronautico. È qui che, lavorando in maniera artigianale ma con altissimo contenuto tecnologico, l’azienda si specializza in prodotti sempre più complessi e avanzati, dotandosi tra le prime in Italia dell’attrezzatura necessaria per realizzare saldature a TIG, tecnica che diventerà poi, in ambito ciclistico, marchio di fabbrica di Stelbel. Dalla fine degli Anni ’50 l’impresa apre il ventaglio delle proprie attività, arrivando a realizzare tra le altre cose il telaio della Honda 500 del campione britannico Mike Hailwood.
La passione giovanile di Stelio per il ciclismo agonistico lo porta, all’inizio degli Anni ’70, ad avvicinarsi anche al settore dei telai per bicicletta. La Stelbel nasce ufficialmente nel 1973 e “Integrale” è il nome del primo telaio prodotto, il primo in Italia brevettato con saldature a TIG senza congiunzioni. Di lì in avanti saranno diversi i modelli iconici e rivoluzionari, tutti caratterizzati da lavorazioni meticolosissime e alta tecnologia, oggetto oggi di grandissima attenzione da parte dei collezionisti. È il caso di questa Stelbel Dynamic Crono, databile 1987 e appartenente alla collezione di Ambrogio Zanini.
EMOZIONI INTEGRALI
«Ho iniziato ad appassionarmi di biciclette da corsa Anni ’70/’80 proprio grazie a una Stelbel Integrale che avevo visto su un numero di Biciclette d’Epoca nel 2013», spiega Ambrogio. «Cerco di restaurarle mantenendo la loro storia e modificandole il meno possibile, cosa che ho fatto anche in questo caso». Dopo un lungo corteggiamento di tre anni con il proprietario precedente, Ambrogio è riuscito includere la bici nella sua collezione e ha cercato subito di riportarla allo stato più simile a quello originale, sostituendo le ruote lenticolari con cui era equipaggiata con delle ruote analoghe a quelle con cui veniva prodotta. Gli interventi però sono stati pochi e hanno riguardato un check-up generale e un ricablaggio complessivo.
Difficile risalire al proprietario iniziale, anche se molto probabilmente la Dynamic Crono apparteneva a uno dei corridori dilettanti della squadra corse di Stelbel che si allenavano su un circuito all’interno dell’Idroscalo. Il telaio, realizzato in tubi Columbus Rinforzati, è in assoluto il pezzo forte, grazie alle sue precisissime saldature a TIG e alle fazzolettature che lo contraddistinguono. Ovviamente il livello di personalizzazione era molto alto e si potevano trovare differenze significative anche tra Stelbel che a catalogo avevano lo stesso nome. Molto interessanti anche le geometrie, tipicamente da crono, con una soluzione particolarissima per i foderi alti e il nodo sella, oltre la forcella cromata in un pezzo unico marchiata “S”. Il montaggio è quello da ritrovamento, con componentistica tutta Campagnolo Super Record tranne manettini e leve del freno, che sono C-Record. Completano il quadro un cerchio FIR da 26” e un Mavic da 28”, oltre a una sella San Marco Concor coeva.
La Dynamic Crono dell’87 è una bici favolosa, prodotta in solo una decina di esemplari, che testimonia l’altissimo livello raggiunto dall’artigianalità italiana e da Stelio Belletti in particolare, di cui torneremo senza dubbio a parlare dato che abbiamo avuto il piacere d’incontrarlo personalmente.
Collezione: Ambrogio Zanini Foto: Guido P. Rubino
Scheda tecnica
Marca: Stelbel
Modello: Dynamic Crono
Anno: 1987
Telaio: Stelbel in acciaio saldato a TIG e fazzolettato
Tubi: Columbus rinforzati
Gruppo: Campagnolo Super Record
Manettini e leve freno: Campagnolo C-Record
Piega e pipa: 3ttt
Cerchi: anteriore FIR 26”, posteriore Mavic 28”
Sella: San Marco Concor