Il neo-risorto Registro delle Biciclette Eroiche, di cui vi abbiamo parlato su BE58, racconta storie di fatica, sudore, emozioni, trasformazioni che talvolta partono da lontano.
È il caso della bicicletta che presentiamo in queste pagine, che ha compiuto un viaggio tortuoso prima di arrivare da Claudio Saponetto, che la usa tutt’ora per prendere parte alle tante ciclostoriche a cui partecipa, tra cui naturalmente l’Eroica.
«Ho visto questa bicicletta su un sito di vendite francese, e stava a Chamonix», spiega Claudio. «Era tutta impolverata e volevano addirittura buttarla via. Così, grazie alla figlia di un mio amico che abitava in Francia, ho fatto un’offerta e l’ho portata a casa. L’ho pulita e sistemata tutto cercando di mantenerla come l’avevo trovata, andando solo a rinichelare i cerchi perché erano veramente molto rovinati. Ho fatto restaurare anche la sella, che però è la sua, per poterla usare comodamente».
Pur non essendo marchiata, dalle nostre ricerche è emerso che la bici è una Singer B.R.A. databile attorno alla metà degli Anni ’40. La sigla sta per “Brevet Randonneur des Alpes”, ovvero “brevettata per l’escursionismo sulle Alpi”. Una definizione, quella di “randonneur”, che caratterizza proprio le biciclette francesi utilizzate per il cicloturismo e la quotidianità, pensate per essere bici da tutti i giorni, comode, pratiche ma con il manubrio da corsa. Facevano parte del quadro, infatti, anche dei parafanghi, che Claudio ha rimosso, e che erano invece un pratico accessorio per pedalare negli inverni sulle Alpi francesi.
Il marchio non deve però confondere: non si tratta di una Singer inglese, marchio pioniere del velocipedismo che cessò la propria produzione nel 1915, ma di una bicicletta artigianale prodotta da Alex Singer, piccolo produttore che iniziò a lavorare a Parigi negli Anni ’20 per poi trasferirsi nel 1938, a Levallois-Perret, al n°53 di Rue Victor Hugo dove si trova tutt’ora. La Singer francese visse una parabola che la portò a essere una vera azienda ma, che s’interruppe bruscamente con la crisi della bicicletta negli Anni ’60 per poi riprendere verso la fine del Millennio e assestarsi, oggi, su produzioni di biciclette contemporanee anche se mantiene in catalogo una randonneur.
Parlando degli aspetti tecnici, al telaio in acciaio si accoppia un cambio da cicloturismo Cyclo Standard, con guarnitura doppia da 46-26 che consente di affrontare qualsiasi pendenza anche carichi di bagaglio, sul quale poteva essere montato un deragliatore oppure poteva essere gestito con spostamento della catena a mano, come in questo caso. La ruota libera è a 3 pignoni 14-26. I freni sono del tipo center-pull mentre le ruote montano la misura 40×635, da noi sostanzialmente ignota ma molto diffusa in Francia proprio per bici di questo tipo.
«È una bicicletta molto comoda», racconta Claudio, «con cui ho preso parte davvero a tante ciclostoriche pedalando per oltre 100 km senza avere alcun problema». E considerato lo spirito avventuroso di questa Singer, c’è proprio da credergli.
Collezione: Claudio Saponetto Foto: Marco Pasquini Si ringrazia: Renato Baccanelli
Scheda tecnica
Marca: Alex Singer
Modello: B.R.A.
Anno: 1946
Telaio: in acciaio
Cambio: Cyclo Standard
Freni: tipo center-pull
Ruote: 40×635