Le origini del marchio Rochet sono controverse.
C’è chi sostiene l’esistenza di due distinte realtà, localizzate rispettivamente a Parigi e a Lione, e chi invece afferma che la fabbrica fu la stessa e che si trasferì da Lione a Parigi. Il fatto certo è che l’iconografia dei poster pubblicitari dell’epoca è legata solamente al marchio parigino che, dal 1903, ha saputo sfruttare al meglio la prestigiosa sede in rue de la Folie – Regnault per farsi una grande pubblicità. La Rochet è stata una grande ditta di biciclette e purtroppo non abbiamo traccia o alcuna idea di legami industriali con altre industrie operanti nello stesso settore, tuttavia possiamo affermare che la commercializzazione dei primi modelli avviene dal 1890 con l’inserimento a catalogo dei primi bicicletti e tricicli.
Il cuore pulsante della produzione aziendale era localizzato ad Albert, nella Somme. La fabbrica smise la produzione in quegli stabilimenti industriali nell’estate del 1914 a causa della battaglia avvenuta in quel territorio tra la 6a armata tedesca e la 10a armata francese. Dopo qualche anno le fabbriche della Rochet vennero ricostruite ad Amiens, sempre nella Somme. La battaglia del 1914 segnò una ferita così profonda nella storia del marchio, da aver portato alla realizzazione di cartelli pubblicitari raffiguranti i soldati francesi in sella alle biciclette. Questa scelta iconografica potrebbe essere letta come atto di scherno da parte dei francesi a danno dei tedeschi, in quanto la battaglia non decretò la fine della produzione ma semplicemente uno stop temporaneo, e quindi una rinascita proprio come una fenice.
I cartelli pubblicitari con i soldati ci ricordano anche dell’importanza della bicicletta come mezzo di trasporto per la trasmissione dei messaggi di comunicazione tra il fronte e le retrovie delle armate dispiegate sui campi di battaglia. Tali messaggi erano considerati vitali e di estrema importanza. Ricordiamo inoltre che la bicicletta, a differenza del cavallo, poteva viaggiare di notte ed era sicuramente più silenziosa della motocicletta. Il simbolo della Rochet è rappresentato da un leone posto in secondo piano rispetto al globo terrestre. Tale simbolo venne usato sino agli Anni ’60 del XX secolo.
La bicicletta
La bicicletta è fornita di un telaio inclinato o, come direbbero i francesi, “plongée”, ovvero con il tubo orizzontale non parallelo al terreno bensì inclinato verso il tubo sella. Un’altra particolarità telaistica, che raramente si può osservare su bici di tale epoca, riguarda una cresta di metallo che ha forse la funzione di rafforzare il telaio. Questo rinforzo è posto immediatamente dietro al tubo frontale. Molto interessante e personale anche il sistema di aggancio tra la pedivella e la guarnitura. In quegli anni, infatti, la prassi era che la guarnitura fosse fisicamente staccata dalla pedivella e agganciata al perno del movimento centrale. In questo caso, tuttavia, si può notare come le maestranze della Rochet abbiano optato per una soluzione innovativa: la pedivella funge da legante tra la guarnitura e il perno centrale. La trasmissione ha un passo catena e degli ingranaggi molto particolari. Assomigliano a delle soluzioni adottate all’epoca, tipo Osmond o Renold, ma presumibilmente si tratta di un’opzione personalizzata, come talvolta capitava in quegli anni. L’ultimo componente degno di essere descritto è il freno anteriore a chiodo, che si aziona grazie al comando posto al di sopra del manubrio, il quale passa successivamente all’interno del canotto della forcella per andare a terminare la sua corsa facendo urtare il tampone contro la ruota anteriore.
Scheda tecnica
Marca: Rochet
Anno: 1897
Telaio: a plongéè in acciaio
Trasmissione: personalizzata simile a Osmond o Renold
Freno: a chiodo all’anteriore
Pedali: in acciaio a sega
Faro: a candela
Cerchi: in legno
Sella: Pryma in cuoio