domenica | 9 Novembre | 2025
ACQUISTA/BUY
Biciclette d'Epoca
  • LE BICICLETTE
  • BICICULTURA
  • OGGI COME IERI
  • TUTORIAL
  • PERCORSI
  • |
  • CHI SIAMO
  • PARTNER
  • CONTATTI
  • PRIVACY
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • LE BICICLETTE
  • BICICULTURA
  • OGGI COME IERI
  • TUTORIAL
  • PERCORSI
  • |
  • CHI SIAMO
  • PARTNER
  • CONTATTI
  • PRIVACY
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Biciclette d'Epoca
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home News Le Biciclette

Quattrocchio ’47

Una bicicletta testimone della produzione italiana nel Secondo Dopoguerra

RedazionediRedazione
in Le Biciclette
Tempo di lettura: 3 minuti
A A
FacebookTwitterWhatsappTelegram

Di Quattrocchio, uno dei marchi più interessanti della produzione piemontese – in particolare dell’alessandrino – abbiamo già parlato su BE38, quando abbiamo presentato una Extra Lusso Balloncino del 1940 circa. Torniamo ora a occuparcene dando un’occhiata a questo esemplare databile, numero di telaio alla mano (34367) tra il 1947 e il 1948, come peraltro induce a pensare anche la componentistica. È modello che nasce dalla “seconda vita” di Quattrocchio, quando la produzione si trasferisce dalla frazione di Lobbi – nome presente sui fregi precedenti – alla città di Alessandria.

Nonostante la sede più nobile, però, l’azienda fondata da Carlo Quattrocchio cambierà pelle nel giro di una quindicina d’anni, dedicandosi a finiture e tecnologia di alto livello piuttosto che alle biciclette, a causa delle mutate condizioni del mercato, profondamente cambiato a causa del boom economico degli Anni ’50 del proliferare di motorini e di soluzioni a motore applicate alle bici, tipo Mosquito, alle quali si dedicherà la Quattrocchio stessa fino all’inizio degli Anni ’60. Il modello da passeggio senza un nome specifico che esaminiamo in queste pagine, quindi, s’inquadra in questo periodo storico, e veste i panni di un mezzo dal carattere più popolare ma con soluzioni comunque interessanti, che interpreta molto da vicino la classica “bici del nonno” italiana che tutti o quasi hanno in cantina.

TUBI SOTTILI

Addentrandoci nella descrizione tecnica della bicicletta, possiamo notare un telaio in acciaio con struttura a doppio diapason in corrispondenza dell’attacco dei foderi, sia alti sia bassi. Le congiunzioni hanno un disegno frastagliato e sono visibili sullo sterzo e sulla scatola, mentre diventano di tipo invisibile nel nodo sella. I tubi sono conificati e particolarmente sottili, cosa che ne denota l’ottima qualità. I forcellini posteriori, già di tipo stampato, confermano la produzione del periodo alessandrino, così come il patacchino blu smaltato sul manubrio. La forcella è a doppia piastra con foderi anch’essi conificati. La serie sterzo è di tipo Thompson, ovvero esterna e non integrata, mentre il manubrio è di tipo R con rinvii dei freni a sinistra per il posteriore e centrale per l’anteriore. Le manopole sono in osso.

Tra i dettagli più interessanti notiamo la “Q” incisa sulla testa della forcella e la scritta “Quattrocchio” per esteso sul cannotto di sterzo, dove c’è anche il numero di telaio. Altre scritte estese si trovano sui manopolini e sul portafanale. I parafanghi in alluminio sono molto avvolgenti con attacco brevettato Cristina, e hanno delle asole dedicate sui forcellini, i quali hanno un sistema tendicatena identico a quello che usava la Maino. Il carter di tipo tubolare, senza padellino, presenta un rilievo lungo il percorso della catena. I mozzi – molto sottili – e le pedivelle alleggerite sono tipici del periodo e sono marchiati Quattrocchio. La sella è Aqvila, non più a muso di cane ma di tipo chiuso. Ultimo dettaglio degno di nota, l’elegantissimo passaggio dei parafanghi nel carro posteriore, testimonianza di una ricerca dell’eleganza che Quattrocchio ha sempre perseguito nel corso della propria storia.


Collezione e foto: Adriano Vettorato


Scheda tecnica

Marca: Quattrocchio

Modello: da passeggio

Anno: 1947

Telaio: in acciaio a doppio diapason con tubi sottili

Manubrio: di tipo R

Manopole: in osso

Serie sterzo: esterna tipo Thompson

Forcella: a doppia piastra con foderi conificati

Parafanghi: avvolgenti brevetto Cristina in alluminio

Mozzi e pedivelle: marchiati Quattrocchio

Sella: Aqvila


 

1 di 9
- +
Tag: anni 40BE60passeggioquattrocchio
Redazione

Redazione

ABBONATI SUBITO!
ACQUISTA ARRETRATI
FacebookTwitterWhatsappTelegram
Articolo precedente

Bianchi Mod. C 1910

Prossimo articolo

Bianchi RC Altig 1968

Correlati Articoli

Le Biciclette

Leo 1958 Gastone Nencini

Le Biciclette

Ibis Sportiva Ultraleggera Anni ’40

Le Biciclette

Velocino 1936

Le Biciclette

Benotto Giro d’Italia Superleggera 1945

Le Biciclette

Peugeot Bicyclette Sans Chaine 1898

Le Biciclette

Bianchi Squadra Corse 1950

Biciclette d'Epoca

La rivista dedicata alla storia del ciclismo e della bicicletta ogni tre mesi in edicola e online

Copertina Biciclette d'Epoca Acquista/Abbonati

I PIÙ VISTI

    Prossimo articolo

    Bianchi RC Altig 1968

    SEGUICI SU INSTAGRAM

    CHI SIAMO

    Dal 2013 il magazine di riferimento per il ciclismo storico per pedalare insieme sulle strade della storia in Italia e nel mondo.

    ABBONATI

    Non perdere nessun numero della nostra rivista bimestrale e abbonati a prezzo scontato a Biciclette d'Epoca.

    CONTATTI

    • Per sottoporre un articolo o una bicicletta: info@biciclettedepoca.net
    • Per iniziative pubblicitarie: pubblicita@sprea.it

    Media partner:

    Contributor:

    © 2008-2023 Copyright © Sprea S.p.A.
    P.IVA: 12770820152. Tutti i diritti riservati

    • LE BICICLETTE
    • BICICULTURA
    • OGGI COME IERI
    • TUTORIAL
    • PERCORSI
    • |
    • CHI SIAMO
    • PARTNER
    • CONTATTI
    • PRIVACY
    Nessun risultato
    Vedi tutti i risultati
    • LE BICICLETTE
    • BICICULTURA
    • OGGI COME IERI
    • TUTORIAL
    • PERCORSI
    • |
    • CHI SIAMO
    • PARTNER
    • CONTATTI
    • PRIVACY

    © 2008-2023 Copyright © Sprea S.p.A. - P.IVA: 12770820152. Tutti i diritti riservati