domenica | 22 Giugno | 2025
ACQUISTA/BUY
Biciclette d'Epoca
  • LE BICICLETTE
  • BICICULTURA
  • OGGI COME IERI
  • TUTORIAL
  • PERCORSI
  • |
  • CHI SIAMO
  • PARTNER
  • CONTATTI
  • PRIVACY
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • LE BICICLETTE
  • BICICULTURA
  • OGGI COME IERI
  • TUTORIAL
  • PERCORSI
  • |
  • CHI SIAMO
  • PARTNER
  • CONTATTI
  • PRIVACY
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Biciclette d'Epoca
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home News Le Biciclette

Legnano Mod. 54 1934

La storia della bici che amava l'opera

RedazionediRedazione
in Le Biciclette
Tempo di lettura: 4 minuti
A A
Legnano Mod. 54 1934
FacebookTwitterWhatsappTelegram

Gli Anni ’30 sono un periodo d’oro per la Legnano grazie soprattutto ai successi di Alfredo Binda.

Il Trombettiere di Cittiglio, infatti, si è affermato ai Mondiali del ’27 in Germania e a quelli del ’30 in Belgio ma soprattutto è riuscito a vincere l’edizione giocata in casa, a Roma, nel 1932. In pieno Ventennio, Binda diventa un eroe dell’agone sportivo e la Legnano decide quindi di lanciare sul mercato, nel 1934, il modello top di gamma Roma, dedicato appunto al trionfo di Binda e dotato di tutta una serie di dettagli in duralluminio che costituivano il limite tecnologico per l’epoca. È in questo contesto che va inquadrato la Modello 54 da corsa che vedete in queste pagine, che pur non essendo lo stato dell’arte per quanto riguarda la Legnano di quegli anni può essere ragionevolmente considerato superiore ai top di gamma di molti altri competitor coevi per la qualità delle finiture, dell’allestimento, dei dettagli costruttivi per il telaio. Parliamo quindi di una bicicletta di grande valore, resa unica dall’eccezionale stato di conservazione e dalla presenza del cambio Bestetti – molto particolare – di cui parleremo in seguito.

Il modello 54 fa parte della collezione del trevisano Davide Bertoncello, che ce ne ha raccontato la curiosa provenienza. «Questa bici faceva parte di un’eredità ricevuta da due sorelle. Veniva utilizzata dal padre non come bici da corsa ma come mezzo da passeggio, dato che la usava per andare da Vicenza a Verona a vedere l’opera all’Arena. Per renderla più comoda, la piega originale era stata sostituita con una sportiva (adesso è presente una piega in ferro registrabile con pipa Garavaglia). Il resto è tutto originale dato che questa bici è rimasta sotto una coperta, protetta dal Sole e dalle intemperie, dall’inizio degli Anni ’40 fino a quando è entrata in mio possesso dopo una breve trattativa».

Un cambio unico

I dettagli costruttivi di questa Modello 54, colorata di un bel “Blu Legnano” che fino al ’36 sarà il colore tipico della casa, che poi passerà al famosissimo verde, sono molto interessanti. Chi conosce bene la produzione Legnano potrà notare le differenze con il modello Roma anche per quanto riguarda le congiunzioni, che hanno un disegno simile ma leggermente differenti. L’aspetto che la rende unica, come dicevamo, è il cambio Bestetti, realizzato su licenza Vittoria dall’omonimo ex-corridore e installato aftermarket sulla bicicletta, dato che da catalogo usciva dalla fabbrica senza alcun tipo di cambio (il Vittoria primo modello era invece in dotazione sul Roma). Caratteristica unica di questa soluzione era il selettore a leva, una vera rarità, che consentiva di cambiare rapporto pedalando all’indietro e senza intervenire direttamente con le mani sul pignone posteriore. Ancora una volta, ipotizziamo che questo cambio, decisamente più comodo, sia stato installato proprio per rendere la bicicletta più confortevole. Un allestimento che testimonia come la notevole disponibilità economica della famiglia proprietaria, che in quegli anni – esattamente come il conterraneo Tullio Campagnolo – gestiva una ferramenta.

Oltre al cambio Bestetti, però, anche tutto il resto della bicicletta è di notevole importanza e qualità, nonostante tutti i particolari – eccezion fatta per i parafanghi in alluminio in tre pezzi (che sulla Roma erano in celluloide) – siano in ferro. I pedali a sega, per esempio, marchiati Legnano oppure i freni Universal, anch’essi Legnano proprio grazie a un accordo di esclusiva con l’azienda dei fratelli Pietra. Marchiati Legnano sono anche la sella Aquila e i mozzi 32/40. Le parti cosiddette “bianche” sono tutte cromate e non più nichelate, come su Legnano avveniva fino a un paio di anni prima. Molto particolari anche i galletti, sia quelli per fissare la ruota al mozzo (dotati di un sistema antisganciamento che li teneva fissati al telaio anche quando svitati) sia quelli piccoli per fissare i parafanghini, identici nel disegno a quelli più grandi.

Infine, due dettagli importanti. Il primo è il rinforzo interno alla forcella, pare suggerito dal famoso meccanico Legnano Ugo Bianchi per evitare le frequenti rotture. Una soluzione che in seguito sarebbe diventata una consuetudine costruttiva. Il secondo, invece, sono i bellissimi cerchi Baruzzo in legno, completamente originali e arrivati fino a noi sostanzialmente intatti grazie all’eccezionale stato di conservazione di questa Modello 54.


Collezione: Davide Bertoncello Si ringrazia: Alessandro Martinelli


Scheda tecnica

Marca: Legnano

Modello: Mod. 54

Anno: 1934

Trasmissione: cambio Bestetti su licenza Vittoria a tre rapporti con giro-ruota

Telaio: in acciaio

Ruote: 28″ in legno Baruzzo

Mozzi: marcati Legnano 32/40

Freni: Universal marcati Legnano

Sella: Aquila in pelle marcata Legnano

Pedali: a sega marcati Legnano

Piega: in ferro registrabile con pipa Garavaglia


 

1 di 17
- +
Tag: anni 30BE41corsalegnano
Redazione

Redazione

ABBONATI SUBITO!
ACQUISTA ARRETRATI
FacebookTwitterWhatsappTelegram
Articolo precedente

BIANCHI CLAUDIO ’39

Prossimo articolo

Automoto Garçonette 1910

Correlati Articoli

Velocino 1936
Le Biciclette

Velocino 1936

Benotto Giro d’Italia Superleggera 1945
Le Biciclette

Benotto Giro d’Italia Superleggera 1945

Peugeot Bicyclette Sans Chaine 1898
Le Biciclette

Peugeot Bicyclette Sans Chaine 1898

Bianchi Squadra Corse 1950
Le Biciclette

Bianchi Squadra Corse 1950

Cicli Pagliai Corsa 1940
Le Biciclette

Cicli Pagliai Corsa 1940

Rauler MTB 1990
Le Biciclette

Rauler MTB 1990

I PIÙ VISTI

    Prossimo articolo
    Automoto Garçonette 1910

    Automoto Garçonette 1910

    SEGUICI SU INSTAGRAM

    CHI SIAMO

    Dal 2013 il magazine di riferimento per il ciclismo storico per pedalare insieme sulle strade della storia in Italia e nel mondo.

    ABBONATI

    Non perdere nessun numero della nostra rivista bimestrale e abbonati a prezzo scontato a Biciclette d'Epoca.

    CONTATTI

    • Per sottoporre un articolo o una bicicletta: info@biciclettedepoca.net
    • Per iniziative pubblicitarie: pubblicita@sprea.it

    Media partner:

    Contributor:

    © 2008-2023 Copyright © Sprea S.p.A.
    P.IVA: 12770820152. Tutti i diritti riservati

    • LE BICICLETTE
    • BICICULTURA
    • OGGI COME IERI
    • TUTORIAL
    • PERCORSI
    • |
    • CHI SIAMO
    • PARTNER
    • CONTATTI
    • PRIVACY
    Nessun risultato
    Vedi tutti i risultati
    • LE BICICLETTE
    • BICICULTURA
    • OGGI COME IERI
    • TUTORIAL
    • PERCORSI
    • |
    • CHI SIAMO
    • PARTNER
    • CONTATTI
    • PRIVACY

    © 2008-2023 Copyright © Sprea S.p.A. - P.IVA: 12770820152. Tutti i diritti riservati