Il nome Automoto fa pensare soprattutto alle grandi imprese del ciclismo d’antan, quando campioni come Girardengo, Bottecchia – ma anche Lucien Petit-Breton alla fine della carriera – si sfidavano sfrecciando a bordo di quelle biciclette francesi che, all’epoca, erano considerate il non plus ultra in campo sportivo.
Nomi che hanno fatto la storia d’inizio Novecento, come Peugeot e Alcyon. Ma Automoto si è anche occupata di biciclette da passeggio, da turismo, da vita di tutti i giorni, soprattutto nella seconda parte della propria storia, quella che va dal 1910 in avanti, quando la casa francese abbandonò definitivamente il mercato dell’auto che l’aveva portata in liquidazione nel 1907 per concentrarsi solo sul business dei velocipedi.
Proprio dal catalogo del 1910 arriva la bicicletta che vedete in queste pagine, un modello specificatamente pensato per i ragazzini e chiamato quindi Garçonette, messa in vendita al prezzo di 150 franchi, ovvero la metà esatta del prestigiosissimo modello da passeggio con cambio nel mozzo a 3 velocità, un vero prodigio per l’epoca. Una bici che quindi non era destinata a una produzione di massa, considerato il pubblico ristretto e abbiente al quale poteva rivolgersi, e che quindi è oggi abbastanza rara da trovare. È stato quindi abbastanza faticoso per il proprietario, Silvio Antoniucci, riuscire ad entrarne in possesso.
UN PROFONDO RESTAURO
«Ero alla ricerca di una bicicletta d’epoca per mio figlio”, ci spiega Silvio, “obiettivo non facile dato che in tanti anni avevo visto diverse bici da bambina ma, per quanto riguarda i maschi, mi ero imbattuto in pochissimi esemplari venduti a prezzi molto elevati. Ho così pensato di provare a rivolgermi al mercato francese e sono riuscito a trovare questa Automoto che a catalogo è già prevista fin dal 1910 ma che potrebbe anche essere di qualche anno più giovane».
La bicicletta, così come è stata ritrovata, era sostanzialmente completa ed originale fatta eccezione per un pedale mancante, che è stato sostituito, e per il freno a tampone all’anteriore, previsto a catalogo e per il quale, non trovando un corrispettivo coevo, si è optato per un freno di qualche anno più giovane ma perfettamente in linea con quelli che erano gli stilemi e la tecnica del modello di partenza (c’è persino un logo con un quadrifoglio). Per il resto la bici aveva tutte le proprie componenti, sella compresa, anche se come spesso capita – e per molti è addirittura un vantaggio, dato che è considerata la parte più divertente e appagante di un restauro – la ruggine si era ferocemente impossessata del telaio e di altri elementi. Silvio ha dovuto così provvedere a riportare il tutto a nuova vita, cercando però di mantenere la coerenza storica della bicicletta.
«Ho seguito il classico percorso restauro per cui opto quando mi trovo di fronte a una bicicletta in queste condizioni: ho sabbiato il telaio riportandolo a ferro, ho dato il minio e poi ho riverniciato con un colore nero corretto che poi sono andato a invecchiare, in modo da non dover rifare cromature e nichelature, cosa che avrebbe fatto perdere alla bicicletta tutto il proprio fascino. Ho anche dovuto rifare la struttura esterna del pedale perché quella originale era inutilizzabile. Ho concluso il tutto mettendo delle vecchie manopole in cartone Anni ’30/’40».
Dal punto di vista tecnico, le biciclette d’epoca da bambino si rifanno a quelle degli adulti, con la sostanziale differenza di non avere in allestimento gli ultimi ritrovati tecnologici, ragion per cui sono sempre un po’ indietro da questo punto di vista. Ne è una testimonianza lo sterzo pipato dritto (ovvero senza la pipa), che sulle bici da adulto dal 1910 in avanti non si sarebbero più visti ma che qui è ancora presente. Per quanto riguarda la trasmissione, è una ruota libera con flietto francese che ha richiesto non poca difficoltà per trovare i pezzi di ricambio per essere rimessa in moto.
Questa Automoto da bambino del 1910, comunque, è tornata in vita e può essere oggi utilizzata da Elia, figlio di Silvio, per qualche giro dal sapore fortemente storico.
Collezione: Silvio Antoniucci Dregistrostoricocicli.com FRegistro Storico Cicli
Scheda tecnica
Marca: Automoto
Modello: Garçonette
Anno: 1910
Telaio: in acciaio.
Trasmissione: ruota libera con filettatura francese
Manubrio: in ferro con sterzo pipato dritto
Freni: a tampone anteriore
Sella: in pelle