Il Concorso d’Eleganza di AVI, di cui parliamo in apertura di questo stesso numero, è stato l’occasione per ammirare dal vivo biciclette stupende e conoscere nuovi collezionisti.
È il caso della Čenkov M.A. Peugeot, sportiva che vedete in queste pagine, appartenente a Lamberto Giacopuzzi, tra gli organizzatori de La Romantica, ciclostorica di grande successo che si tiene da anni in quel di Verona e la cui ultima edizione è andata in scena il 12 giugno scorso. Una bicicletta bellissima, che cattura immediatamente l’occhio per la particolarissima colorazione che riguarda non solo il telaio ma anche i cerchi, entrambi colorati in rosso, blu e bianco, incidentalmente come la bandiera francese e quella cecoslovacca.
Non si tratta però di una Peugeot vera e propria, bensì di un modello realizzato a partire da una base componentistica della casa francese, la cui storia va ricostruita andando parecchio indietro nel tempo. Čenkov è un paese a pochi chilometri dalla città mineraria di Příbram, nell’odierna Repubblica Ceca, dove già a partire dal 1865 operava la fonderia Moric Arndt. Non è dato sapere quando nacque esattamente la Čenkov M.A., ma a partire ragionevolmente dalla fine degli Anni ’10 iniziò la produzione di biciclette da donna e sportive con componentistica Peugeot, come quella in esame. Questo esemplare, davvero molto caratteristico, è ragionevolmente collocabile nella seconda metà degli Anni ’20 per via di alcune soluzioni telaistiche adottate, come per esempio i forcellini posteriori, che Peugeot iniziò a utilizzare in quegli anni.
Forte è l’influenza della produzione tedesca di quegli anni, a cui fanno riferimento il freno a tampone all’anteriore e il faro a carburo, marcato Peugeot, scomparsi dai cataloghi ufficiali della casa francese all’inizio degli Anni ’20 ma utilizzati ancora per diverso tempo nelle produzioni licenziatarie.
Una LUNGA VITA
La storia di questa bici vecchia di un secolo, ovviamente, è parzialmente avvolta dalla nebbia, e il suo stato di conservazione quasi impeccabile sembra testimoniarne un uso parco. C’è l’ipotesi che si trattasse di un mezzo dedicato a una squadra corse locale, oppure di rappresentanza. Va detto che, sicuramente, la conformazione della bicicletta è stata modificata dall’uso e dal tempo. È infatti scomparso il manubrio da corsa originale, sostituito da uno più confortevole di tipo sportivo, e sono comparsi due bellissimi parafanghi in legno, di certo non previsti su una bicicletta da corsa, ma che danno al mezzo un’eleganza unica. Si tratta comunque di ricostruzioni plausibili che non trovano riscontro in un catalogo, visto che la Čenkov M.A., che a partire dagli Anni ’30 si riconvertì gradualmente in altri settori, non ne produsse, o comunque non ne sono arrivati fino a noi.
Tra gli accessori vale la pena sottolineare la sella in pelle Ideale, marchio francese molto in voga in quegli anni, e il borsello sempre in pelle, indicativamente originale Peugeot anche se non marchiato. Di certo è invece originale l’inconfondibile guarnitura con i tre leoni, simbolo iconico della casa d’Oltralpe. La parte del leone, in questo caso, la fa però la stupenda colorazione, che rende davvero unica questa bicicletta, in grado di affascinare come poche e di raccontare al tempo stesso la storia della produzione ciclistica europea tra le due guerre con un’angolazione molto particolare.
Collezione e foto: Lamberto Giacopuzzi
Scheda tecnica
Marca: Čenkov M.A.
Modello: sportivo
Anno: seconda metà Anni ’20
Telaio: Peugeot in acciaio
Trasmissione: a scatto fisso
Freni: anteriore a tampone, posteriore Torpado contropedale (aftermarket)
Parafanghi: in legno
Pedali: in acciaio a sega
Sella: Ideale in pelle
Fanale: a carburo marchiato Peugeot