Del marchio C4 abbiamo già parlato su BE35, allorché abbiamo raccontato la Wilier Triestina K2 Karbon con cui Marco Pantani corse nel 2002.
Torniamo oggi a presentare un modello in carbonio dell’azienda fondata da Marco Bonfanti perché in questo caso ci troviamo di fronte a un modello dalle caratteristiche eccezionali, il cui progetto risale al 1993, anno in cui fu presentato al Salone di Milano. Si tratta della C4 47.61 del 2001 appartenente alla collezione di Fabio Dri, appassionato soprattutto di “modelli stravaganti degli Anni 90” (la definizione è sua) e responsabile per il marchio C4 sul Registro Storico Cicli. «Ho sempre amato questo tipo di biciclette», ci spiega Fabio, «e nel 2001 a seguito di un incidente, per il quale sono stato risarcito, ho pensato di consolarmi andando ad acquistare questa 47.61 direttamente da Bonfanti, il quale mi ha spiegato di averne realizzato un numero estremamente ridotto». Un modello quindi molto raro ed esclusivo con tantissime particolarità. La prima – esplicitata nel nome – è il fatto di poter coprire con un’unica misura di telaio tutte le taglie, dalla 47 alla 61. Un concetto rivoluzionario, che Bonfanti riuscì ad applicare dopo aver verificato, testando centinaia di biciclette da corsa, che l’ingrandimento delle biciclette con la taglia fosse sostanzialmente lineare. Per questo, ideò una componentistica specifica che potesse adattarsi alle misure dell’atleta. La tecnica utilizzata per la realizzazione del telaio, invece, è la NJC (No Joint Construction), che consente la realizzazione di strutture cave stampate senza giunzioni.
Questa 47.61 presenta poi altre caratteristiche uniche che hanno precorso i tempi. La più evidente è la mancanza del tubo sella, soluzione vista in seguito (ma per la verità anche in precedenza, negli anni pionieristici del ciclismo) senza che mai prendesse piede. Incredibile, poi, il cambio Mavic Mektronic del 1999, elettronico e senza fili decenni prima di quelli attuali. Peccato solo che fosse brutto da vedere e penalizzato da gravi disfunzionalità, come la lentezza di cambiata e i problemi in caso di umidità. Altra innovazione supersonica sono le ruote a razze in carbonio Spinergy RevX Super Stiff del 1998, successivamente vietate a causa della loro pericolosità in caso di rottura. Tutta la componentistica è ovviamente dedicata a questo esemplare unico.
La 47.61 rappresenta bene la tendenza evolutiva di inizio Anni ’90, con geometrie e tecnologie sempre più estreme, che si concretizzarono in biciclette sempre più fuori dagli schemi per il Record dell’Ora. La UCI decise quindi a un certo punto di mettere un freno a questa creatività, obbligando a correre con il doppio triangolo. Lì il filone innovatore si interruppe e C4 tornò nel tempo a dedicarsi a equipaggiamento per immersioni, vera passione di Bonfanti.
Collezione e foto: Fabio Dri Si ringrazia: Marco Bonfanti
Scheda tecnica
Marca: C4
Modello: 47.61
Anno: 2001
Telaio: in carbonio monoscocca stampato con tencologia NJC
Cambio: Mavic Mektronik wireless
Ruote: Spinergy RevX Super Stiff
Componentistica: dedicata