C’è stato un periodo, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, durante il quale la produzione ciclistica degli Stati Uniti assunse un’importanza notevole.
Eravamo agli albori della bicicletta, il safety frame di Starley aveva iniziato da poco a diffondersi e la nuova sicurezza raggiunta dalle biciclette, ormai molto simili a quelle che pedaliamo oggi, con il telaio a diamante, aveva spalancato le porte a una produzione e diffusione di massa. L’auto era ancora un bene troppo di lusso, ma con la bici si potevano già accorciare le distanze nelle attività quotidiane. Brodo di coltura di questa febbrile produzione americana fu la città di Chicago, in cui a grandi imprese produttrici come la Western Wheel Work di cui abbiamo parlato su BE60, si affiancavano artigiani a volte piccolissimi, che contribuivano comunque a sostenere quel movimento che si esaurirà solo con l’avvento, nella vicina Detroit, della Ford (1903) e poco dopo della General Motors (1908).
La nostra storia, però, ci porta 1000 km più a Est, sempre nella zona dei Grandi Laghi. Non siamo più sulle sponde del lago Michigan ma a Syracuse, a 40 km dal lago Ontario. Protagonista della vicenda è Edward Carl Stearns, industriale che in vita si occupò di diversi progetti, tra cui quello della E.C. Stearns Bicycle Agency – o più semplicemente “Stearns” – da lui fondata nel 1893. La fabbrica prende piede subito molto bene e nel giro di pochi anni arriva ad avere ben quattro stabilimenti a Syracuse, per un totale di circa 3500 posti di lavoro, a cui se ne aggiungono uno a Toronto, sulla sponda opposta dell’Ontario, quella canadese, e uno in Germania, per supportare il mercato europeo. La Stearns esporta anche in Australia e Nuova Zelanda, vince prestigiose gare in pista grazie ai poderosi garretti di Major Taylor e prospera fino al 1899, quando il marchio viene assorbito dalla American Bicycle Company, proprio di Chicago, di proprietà di Albert Augustus Pope, che terrà la produzione attiva fino al 1903.
ELEVAZIONE SOCIALE
Emblema della Stearns era la campagna pubblicitaria “The Yellow Fellow”, ovvero “Il compagno giallo”, che diede alle bici prodotte a Syracuse il caratteristico colore giallo che le distingueva immediatamente. Nel nostro caso, di fronte a una bicicletta completamente nera, possiamo però pensare che si tratti di un modello databile tra il 1899 e il 1903, ovvero quando la Stearns passò sotto la ABC di Pope. Questo ce lo dicono tre informazioni: il già citato colore nero, l’assenza di una bicicletta Stearns a giunto cardanico sui cataloghi Stearns fino al 1898, il fatto che il brevetto per la trasmissione cardanica applicata alle biciclette – datato 1890 – fosse stato venduto nel 1894 dal suo inventore, l’inglese A. Fernhead, proprio alla Pope Manufacturing Company di Chicago. E il cerchio è chiuso.
La bici, appartenente alla collezione di Marcello Fogagnolo, ha i tratti tipici della produzione americana di quegli anni, con soluzioni che per molti erano stilisticamente più ardite rispetto alle coeve controparti europee. Si tratta di una bicicletta dalle linee essenziali e molto alta, caratteristica che derivava dal fatto di voler ben rappresentare “l’elevazione” sociale ed economica del “self-made man” americano, a differenza delle biciclette europee, più nobili, che si inclinavano all’indietro per scimmiottare il cavallo. Possiamo identificarla con una Stearns Bevel Gear Chainless, ovvero una bicicletta di alta gamma da strada e turismo senza catena: il modello più costoso secondo gli annunci pubblicitari dell’epoca. È perfettamente conservata.
La trasmissione è appunto a giunto cardanico con calotte chiuse, cosa che si usava fare all’epoca per proteggere gli ingranaggi da sassi e polvere. Molto interessanti sono i cerchi in legno, originali e realizzati con un incastro a coda di rondine. I mozzi (36-36) sono New Departure, anch’essi originali, mentre i raggi sono stati rifatti per via delle pessime condizioni. I freni sono a tampone all’anteriore e a contropedale al posteriore, il manubrio è un semicorsa con manopole in legno originali. La sella è in cuoio a 4 molle con cannotto a T. Da notare la testa di forcella forata, che ospita il marchio Stearns.
Come spesso capita, queste “grandi vecchie” sono l’occasione per fare un tuffo nel passato e addentrarci nella storia della produzione ciclista degli albori, in questo caso americana, testimoniata da questo bellissimo conservato che ci ha permesso di pedalare – almeno con la fantasia – sulle rive dei Grandi Laghi americani.
Collezione e foto: Marcello Fogagnolo Si ringrazia: Paolo Maria Caserta
Scheda tecnica
Marca: Stearns
Modello: Model D
Anno: 1899 circa
Telaio: in acciaio
Trasmissione: a cardano con calotte chiuse
Freni: ant. a tampone, post. contropedale
Mozzi: New Departure 36-36
Cerchi: in legno con chiusura a coda di rondine
Sella: in cuoio a 4 molle
Manubrio: tipo 5A da 17”