Negli anni in cui il fenomeno delle biciclette d’epoca non era ancora esploso, era ancora possibile trovare piccoli gioielli in situazioni insperate, portandoli a casa senza dover sborsare cifre astronomiche.
È il caso di questa Cicli Gerbi degli Anni ’20, recuperata dal proprietario, Duccio Vieri, da un centro di raccolta rottami. «Fu nel 2003. Un vero colpo di fortuna», spiega Duccio, «perché mi ci trovai a passare per caso e prima di andarmene vidi spuntare una ruota. Con una breve trattativa riuscii a mettere le mani su un pezzo unico». Unico perché parliamo di uno dei primi modelli prodotti dall’azienda di Diavolo Rosso, che si dedicò a tale attività dopo essersi ritirato nel 1920, salvo poi tornare nel ’31. Nonostante le pessime condizioni nella quale era stata trovata, questa Gerbi è stata oggetto di un paziente restauro conservativo che le ha permesso di tornare a mostrare il proprio scintillante colore rosso.
«La bici è tutta orginale», spiega Duccio, «Anche se per comodità le ho montato dei cerchi in legno al posto dei suoi mezza corsa originali, che comunque ho tenuto da parte. L’unico pezzo che ho dovuto sostituire è stata la guarnitura, perché non era originale, ma sono riuscito a trovarne una analoga a quelle che venivano montate sulle Gerbi di quel periodo, anche se con una cromatura leggermente diversa. Persino la sella è la sua, e infatti è marchiata Gerbi. La tengo però solo per le esposizioni, perché quando pedalo ne utilizzo un’altra per evitare di rovinarla».
Ad aiutare Duccio nel restauro della sua bicicletta sono stati personaggi come Medardo Fioresi, primo presidente del Registro delle Biciclette Eroiche, e Luciano Berruti, sempre attento a pezzi di valore come questo. «Con loro mi sono confrontato per restaurarla correttamente e penso di aver fatto un lavoro soddisfacente. Come datazione abbiamo indicato il 1923 perché il perno del movimento centrale porta scritto “1922”, per cui la bici è senz’altro successiva. Si tratta comunque di un modello Anni ’20 ma, in assenza di cataloghi precisi, possiamo solo fare delle ipotesi».
ANCORA PEDALABILE
Nonostante l’età questa Gerbi è ancora perfettamente marciante, al punto che Duccio l’ha utilizzata diverse volte per tantissime edizioni de L’Eroica a partire dal 2004. «Questa bicicletta mi ha permesso di capire in che modo gareggiassero i ciclisti di inizio Novecento, perché io vado anche con le bici moderne e volevo vedere la differenza», spiega Duccio. «Il fatto che sia un pezzo degno di nota mi ha anche fatto partire spesso nel gruppo davanti, per cui per tante ragioni, anche di cuore, resta la mia preferita quando c’è da pedalare a Gaiole. Un anno ho provato a fare L’Eroica con una Legnano Anni ’60 ma è tutta un’altra cosa. Sono biciclette più scorrevoli, più affidabili, con almeno cinque rapporti dietro. Con bici dell’epoca della mia Gerbi, invece, c’è sempre l’imprevisto dietro l’angolo, qualcosa che si allenta, e così serve anche essere pronti per effettuare delle riparazioni strada facendo».
Registro delle Biciclette Eroiche www.eroicagaiole.it/bici-eroiche Numero progessivo: 0104 Registrazione: 06/10/07 Proprietario: Duccio Vieri
Scheda tecnica
Marca: Gerbi
Modello: Corsa
Anno: 1923 circa
Telaio: in acciaio
Freni: Bowden a fascetta
Guarnitura: Gerbi 44 denti
Pignone: fisso 18, libero 20
Cambio: giro-ruota
Cerchi: in legno