Quello che avete tra le mani è l’ultimo numero di Biciclette d’Epoca così come l’abbiamo pensato – e voi avete letto – negli ultimi 11 anni. Un lungo viaggio editoriale che per certi versi ha dell’incredibile e che è arrivato a un punto di svolta. Dal prossimo numero, infatti, Biciclette d’Epoca continuerà ad arrivare in edicola, ma con una cadenza diversa rispetto a oggi: sarà infatti un trimestrale e non più un bimestrale. Questa, però, è una buona notizia.
I numeri all’anno, infatti, diventeranno sì 4 al posto di 6, ma la foliazione aumenterà consistentemente, arrivando a raddoppiare. In sostanza, è come se anziché 6 numeri l’anno ne uscissero 8. Il nuovo Biciclette d’Epoca, però, sarà un’evoluzione rispetto a quello attuale non solo per il numero di pagine ma anche per il formato, ancora in via di definizione ma sicuramente grande e brossurato, e per il tipo di carta, che sarà di qualità maggiore.
Più pagine e più qualità dal punto di vista “dell’oggetto”, ovvero di quello che fisicamente potrete acquistare. I nostri numeri – oggi introvabili se non su eBay a prezzi faraonici – diventeranno ancora di più qualcosa di prezioso da collezionare, anche perché i nostri articoli “senza tempo”, che lasciano poco spazio all’attualità ma vanno a indagare nella storia della bicicletta e del ciclismo, potranno essere letti e riletti anche a distanza di anni senza perdere di significato.
Ma non è finita qui. Il nuovo Biciclette d’Epoca potrà infatti essere acquistato anche in ambiti diversi rispetto alle comuni edicole, dove comunque continuerà a essere presente. Al momento possiamo garantire la distribuzione su Amazon e stiamo ragionando su quella nelle librerie, perché il formato di maggior valore e la maggiore foliazione collocheranno la nuova rivista in quell’ambito lì.
Infine, la nostra amatissima rivista – che noi cerchiamo sempre di redigere con grande passione e intercettando le massime competenze possibili – presenterà al proprio interno anche delle traduzioni in inglese e sarà venduta anche sul mercato estero proprio attraverso i canali digitali, in modo da intercettare il mondo enorme degli appassionati stranieri, dato che un prodotto come Biciclette d’Epoca esiste solo in Italia e in tanti ci hanno chiesto di poterlo acquistare fuori dai patri confini.
Più grande, più bello, più ricco, multilingua, più facile da comprare. Il nuovo Biciclette d’Epoca si proietta verso il futuro andando a intercettare delle nuove opportunità e cercando di aderire a quelli che sono i cambiamenti nel comportamento di chi acquista una rivista, cercando di seguire con fermezza la propria mission – ovvero quella di fare cultura della bicicletta – con una qualità ancora maggiore.
Si tratterà di un reboot, insomma, di una nuova avventura che qualche brivido ce lo mette, perché lasciamo la via vecchia per la nuova, ma in cui crediamo fermamente e che abbiamo fiducia possa portarci nella giusta direzione.
È una salita fuori categoria – Hors Catégorie, come dicono Oltralpe – quella che ci aspetta, ma se c’è uno sport che ha insegnato a non aver paura delle grandi sfide, anche impossibili, questo è proprio il ciclismo.
E noi – come sempre – non vediamo l’ora di raccontarvelo.
Ancora e ancora. E sempre meglio.
Alessandro Galli
info@biciclettedepoca.net