Francesco Moser non è stato solo un grandissimo campione del ciclismo sportivo (273 vittorie in carriera, Mondiale, Giro e leggendario Record dell’Ora) ma anche un imprenditore che già in età giovanissima ci ha visto lungo.
Ha quasi subito iniziato a produrre biciclette con il proprio nome, per poi passare in tempi più recenti alla produzione di vini nel maso Warth, sopra Trento, dove lo abbiamo intervistato anni fa (BE37) e dove si può visitare un bellissimo museo con alcune delle sue biciclette più rappresentative, oltre che stappare ottime bottiglie.
La produzione di Moser inizia nel ’77, anno in cui Francesco si laurea campione del mondo a soli 26 anni in quel di San Cristobal, e inizialmente viene affidata a terzisti. Le bici non sono pantografate ma solo adesivate e non esistono cataloghi. Dal ’79 in avanti inizia una produzione più precisa, con dettagli pantografati e scritte verniciate. Si lavora inizialmente sempre con terzisti (Taverna, Ravazzolo, MaZa) per poi passare a produzioni più consistenti che raggiungono l’apice nella seconda metà degli Anni ’80, quando Moser appende la bici al chiodo e può dedicarsi più seriamente alle proprie biciclette.
L’esemplare che vedete in queste foto fa parte del Registro delle Biciclette Eroiche ed è databile 1982, l’anno di costruzione del bel telaio, realizzato sicuramente da un terzista di pregio (probabilmente Taverna) e dipinto in azzurro velocromato. Si tratta di un telaio di produzione, non appartenente quindi a una squadra o a un campione, che Marco Vicarelli – il proprietario – ha mantenuto nelle condizioni in cui l’ha ritrovato optando poi per un montaggio che fosse il più coerente possibile con la datazione. Il gruppo è quindi Campagnolo Super Record con pedali e movimento centrale in titanio. Piega e pipa sono 3ttt mentre la sella è una Selle Royal Contour CX. I colori sono quelli tradizionali di casa Moser – l’azzurro – anche se poi negli anni la produzione offrì anche scelte diverse.
Molte le pantografie presenti, come quelle sulla pipa, sulle pendine, sulla testa di forcella. La forcella è cromata come spesso capitava all’inizio degli Anni ’80 e non mancano ovviamente né i richiami alla vittoria del Campionato del Mondo né l’adesivo Superprestige sul tubo orizzontale, caratteristico di tutte le Moser. Eroica ammette in corsa biciclette fino al 1987, quindi con questa Moser ci avviciniamo molto al limite. Senz’altro, un mezzo di questo tipo, tecnologicamente avanzato rispetto alle bici d’inizio Novecento, permette di godersi i colli del Chianti con maggiore serenità.
Collezione: Marco Vicarelli Foto: Riccardo Faldi Si ringrazia: Leonardo Senter
Scheda tecnica
Marca: Moser
Modello: Superleggera Elaborata
Anno: 1982
Telaio: in acciaio con colore velocromato
Gruppo: Campagnolo Super Record
Pedali e MC: in titanio
Pipa: 3ttt pantografata Moser
Piega: 3ttt Superleggera
Sella: Selle Royal Contour CX
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